Nel corso degli anni l'abitudine di visualizzare filmati pornografici è stata associata ad un grande numero di profili psicologici, patologie e stati d'animo differenti. A volte le associazioni erano positive, altre negative e talvolta semplicemente bizzarre. L'ultimo studio sugli effetti del porno sulla nostra mente ricade certamente nell'ultimo caso: secondo una ricerca condotta da Samuel L. Perry, docente della University of Oklahoma, guardare molto porno ci renderebbe addirittura più religiosi.
Osservando i dati raccolti tra il 2006 e il 2012 dallo studio "Portraits of American Life", il ricercatore è riuscito ad analizzare la relazione tra il porno e la religione, ottenendo risultati quantomeno inusuali. Sebbene le persone che guardano video pornografici con moderazione si rivelino essere meno religiose, quelle che lo guardano spesso – cioè almeno una volta a settimana – dopo circa sei anni diventano più religiose. Il motivo? Secondo Perry la religiosità potrebbe essere una risposta dovuta al senso di colpa.
"Alcune persone potrebbero voler controbilanciare il loro atto impuro con azioni religiose, come pregare o andare a messa" ha spiegato il ricercatore. "Oppure la reazione religiosa potrebbe essere dovuta a tendenze ossessive compulsive: alcune persone tendono ad essere ossessive a proposito della religione, quindi potrebbero avere lo stesso approccio in altre aree della vita, come la fruizione dei porno". Allo stesso tempo, altre ricerche accostano gli spettatori dei filmati hard a persone in supporto dell'uguaglianza di genere e dei pari diritti.
Insomma, nel campo del porno c'è ancora parecchia confusione quando si parla dei reali effetti sulla nostra psicologia. Nel frattempo qui in Italia sappiamo quando fermarci: secondo PornHub le prime due puntate di Gomorra hanno fatto registrare un calo della 8 percento nel traffico dall'Italia, dato che sale al 16 percento quando si parla di connessioni da Napoli. Quando la messa in onda è finita, le visite provenienti dal capoluogo campano non solo sono tornate nella norma, ma hanno avuto un ulteriore picco del 9 percento rispetto al traffico normale.