Günther Oettinger, il nuovo Commissario UE pronto a fare la guerra a Google
Sabato scorso, 1° Novembre, si è insidiata a Bruxelles la nuova Commissione UE guidata da Jean-Claude Juncker che sin dalla sua formazione si è distinta per la forte attenzione verso il digitale. Infatti sono ben due i commissari che si dedicheranno sui temi legati al digitale e sono il tedesco Gunter Oettinger, con delega all’Economia Digitale, e Andrus Ansip, ex premier estone che si occuperà di mercato unico digitale. Una forte attenzione da parte della nuova commissione dunque che segue il solco segnato dal lavoro svolto in questi anni da Neelie Kroes, commissario per l'Agenda Digitale Europea nell'ultima commissione guidata da Barroso. Anzi, intensifica gli sforzi avendo a disposizione ben due commissari.
Ma tra i due quello che ha fatto discutere di più, con non poche polemiche anche nel suo paese, è il tedesco Günther Oettinger che ha il delicato compito di ampliare le opportunità digitali per fare in modo che l'economia digitale, appunto, si intensifichi anche nel vecchio continente. Oettinger è commissario uscente della commissione Barroso con delega all'energia, politico di lunga data della CDU, il partito di cui la presidente è Angela Merkel, attuale cancelliere tedesco. Oettinger è conosciuto per le sue opinioni spesso provocatorie, nel 2011 dichiarò che su tutti i palazzi dei paesi dell'UE con un deficit economico pesante dovessero sventolare bandiere a mezz'asta e in un'altra occasione, a proposito della difficile situazione in Grecia, disse che i funzionari dello stato ellenico dovevano essere sostituiti da personale straniero. Insomma Oettinger sa essere particolarmente spigoloso nelle sue opinioni e già ha dettato quello che sarà parte del suo programma. Prima di tutto vorrà porre dei limiti a Google, ridimensionandone la posizione attuale, particolarmente forte. In altre parole cercherà di fare la guerra a Mountain View e visti i recenti sviluppi tra la Germania e Google di certo il contrasto si inasprirà maggiormente.
La sua nomina ha suscitato in Germania molte polemiche e molte perplessità, i grandi giornali tedeschi come Spiegel, Bild, Süddeutsche Zeitung non hanno risparmiato critiche sottolineando la scarsa competenza digitale del nuovo commissario visto il delicato impegno. Ma lo stesso Oettinger non ha fatto mistero della sua scarsa conoscenza digitale, ammettendolo anche pubblicamente, come non ha fatto mai mistero di avere avuto il desiderio di ricevere un incarico di maggiore prestigio.
Il primo fascicolo che si troverà tra le mani Oettinger è quello relativo al Copyright, la protezione della proprietà intellettuale. E infatti qualche giorno fa in un ‘intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt ha dichiarato che "se Google preleva proprietà intellettuale dall'UE e con essa lavora ed opera, allora l'UE deve intervenire a protezione di questa e eventualmente anche inserire una tassa su questo". Le idee a riguardo sono abbastanza chiare e il neo commissario ha ventilato che una possibile legge per introdurre questa tassa potrebbe essere introdotta entro il 2016. Si seguirebbe, da questo punto di vista, quello che dal 2015 farà la Spagna con l'introduzione della "tasa Google", ossia la Google tax che in sostanza obbliga a chi utilizza per scopi commerciali contenuti di altri a corrispondere un indennizzo economico. La "tasa Google" è la risposta alle polemiche sollevate dagli editori nei confronti di Google News. Stesso scenario visto già proprio in Germania.
Günther Oettinger dunque prova a cavalcare il diffuso sentimento contro Google in Europa che vede non solo gli editori ma anche i produttori di auto che vedono il progetto delle "driverless cars", le auto smart che si potranno guidare senza conducente, come un'altra nuova minaccia da Mountain View.
Altro obiettivo che si è dato Oettinger, come riferiscono i media tedeschi, è quello di voler istituire un'agenzia per la protezione di dati europea.Attualmente esiste un'agenzia che svolge questo delicato compito in ognuno dei 28 stati dell'Unione Europea. Questo è un altro tema che avrà certamente dei risvolti nel rapporto tra UE e Google.
Insomma, Oettinger ha già da subito messo in chiaro il primo punto del suo mandato da commissario per l'economia digitale e certamente assisteremo nelle prossime settimane e nei prossimi mesi alle prime azioni concrete. E vedremo con quali conseguenze.