Secondo quanto si legge in un recente tweet, un gruppo di hacker chiamato 1775Sec avrebbe condotto un'operazione assieme alla European Cyber Army per violare il database nel quale vengono memorizzati i dati personali degli utenti di Apple. Il risultato dell'attacco sarebbe poi stato reso pubblico tramite Pastebin.com. Si tratta di un documento altamente sospetto, la cui veridicità è tutta da verificare.
Apple's Database breached! Tomorrow the Lulz begins… In the meantime: http://t.co/UfDMz6XgKf pic.twitter.com/gGKJVY9TZl
— 1775Sec Suspended (@1775Sec) 14 Gennaio 2014
Appleinsider.com ha verificato come alcune delle informazioni contenute nel documento in questione siano veritiere, ma quelle che riguardano i dati relativi alle password degli utenti, le email e le username restano non verificate. Ad esempio, alcuni numeri contenuti nell'elenco fornito dai pirati informatici non sono più attivi, il che lascia pensare che i dati entrati in possesso del gruppo siano quantomeno datati. E' possibile che il gruppo di hacker non abbia in realtà effettuato l'attacco, ma che voglia semplicemente attirare l'attenzione dei media.
Ti abbiamo più volte avvertito Apple Inc..siete convinti che la nostra pubblicazione di alcuni dati di Dropbox fasulli significhi che non vi abbiamo hackerati? Hai fatto una mossa stupida Apple! Noi siamo gli 1775Sec e l'European Cyber Army!
In alcuni tweet successivi il gruppo di pirati informatici ha alluso al suo coinvolgimento nel recente blocco di Dropxox, che ha reso praticamente impossibile l'utilizzo del servizio per un gran numero di utenti in tutto il mondo. Un'altra dichiarazione sospetta, a partire dal fatto che il gruppo ha prima dichiarato di essere riuscito ad accedere al database degli utenti del servizio, per poi correggere il tiro e specificare che si sia trattato semplicemente di un attacco DDoS, in onore per l'aniversario della morte prematura di Aaron Swartz.
Apple è stata recentemente vittima di un pericoloso attacco – questa volta reale – lo scorso luglio 2013, quando un gruppo di pirati informatici ha violato il portale dedicato agli sviluppatori. Per evitare che i dati personali venissero rubati dai malintenzionati, l'azienda di Cupertino chiuse temporaneamente il sito per circa otto giorni.
Una soluzione radicale, che però ha reso sicuri dati personali degli utenti registrati al Developer Program, ma che non si è ripetuta per questo ipotetico attacco, i cui dettagli lasciano senza dubbio supporre si tratti di un falso.