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Hacking Team, pubblicati nuovi strumenti per individuare il malware Galileo

Facebook ha pubblicato un software in grado di individuare i computer infettati dal programma per lo spionaggio sviluppato dall’Hacking Team, l’azienda italiana leader mondiale nella vendita di sistemi informatici che lo scorso 6 luglio ha subito una pesante violazione.
A cura di Marco Paretti
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Facebook ha pubblicato un software in grado di individuare i computer infettati dal programma per lo spionaggio sviluppato dall'Hacking Team, l'azienda italiana leader mondiale nella vendita di sistemi informatici che lo scorso 6 luglio ha subito una pesante violazione. Dopo la pubblicazione del programma Detekt, il quale però girava solo su computer dotati di Windows, sono stati lanciati altri due strumenti che permettono agli utenti di capire se all'interno dei computer si annida il pericoloso software Galileo sviluppato dalla società milanese in questi giorni al centro di una bufera mediatica.

Uno di questi programmi è stato pubblicato dal social network di Zuckerberg ed è compatibile anche con i Mac, mentre il secondo è stato messo a punto dai ricercatori della Rook Security, azienda impegnata nel settore della sicurezza informatica. Il software sviluppato da Facebook, il cui nome è Osquery, è dedicato ad ingegneri ed esperti informatici e permette di capire se il programma di spionaggio dell'Hacking Team è presente all'interno dei computer della mela. Galileo è in grado di controllare un gran numero di dispositivi, intercettando mail, messaggi e chiamate.

Il software del social network ricerca varianti conosciute del programma malevolo: se ne individua almeno una il computer è infetto. Quello di Rook Security, invece, si chiama Milano e ricerca tutte le tipologie di file legati all'hacking Team. Continuerà ad aggiornarsi ogni volta che saranno trovati nuovi dati all'interno dell'archivio da 400 GB sottratto all'azienda milanese. Nei giorni successivi all'attacco gli esperti hanno individuato una falla di Flash utilizzata da Galileo, la quale ha costretto Facebook, Firefox e Google a bloccare il supporto a Flash fino a quando l'azienda non ha ha risolto il bug incriminato.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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