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Hai una versione vecchia di Photoshop? Possono farti causa

Adobe sta inviando una email molto particolare agli utenti delle vecchie versioni di Photoshop e delle altre app che fanno parte della suite Creative Cloud; questi utlimi sono invitati ad aggiornare il software all’ultima versione disponibile per evitare di incorrere in potenziali cause intentate da società di terze parti.
A cura di Lorenzo Longhitano
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La suite di programmi Adobe è una delle più apprezzate dai creativi di tutto il mondo, ma l'ultima novità che la riguarda lascerà parecchi interdetti. Adobe sta infatti inviando delle comunicazioni agli utenti delle vecchie versioni di Photoshop e delle altre app del pacchetto Creative Cloud, informandoli che non dispongono più della licenza necessaria ad utilizzarle, e chiedendo loro di aggiornare il proprio software alle versioni più recenti per evitare di incorrere in potenziali cause intentate da società di terze parti — ovvero partner di Adobe nello sviluppo delle app ma non direttamente coinvolte nella vendita.

Photoshop: le ragioni dell'aggiornamento forzato

A parlare per primo delle missive ricevute dagli utenti è stato Appleinsider, che andando a fondo della vicenda ha individuato la probabile causa in un contenzioso legale che Apple ha in sospeso con Dolby, società che fornisce alcune componenti software utilizzate nel pacchetto Creative Cloud. In sostanza Dolby ha recentemente accusato Adobe di nasconderle il numero di utenti che utilizzano il suo software, allo scopo di evitare di pagare il totale dell'importo dovutole per contratto. Una motivazione simile giustificherebbe la fretta di Adobe nel voler potrare tutti gli utenti possibili all'ultima versione della propria suite: la migrazione potrebbe aiutare a semplificare o rendere più trasparente il conteggio richiesto da Dolby, o semplicemente soddisfare alcune delle condizioni poste dall'altra parte in causa per la soluzione del contenzioso.

Cosa cambia per gli utenti

Quale che sia la situazione tra le due aziende, per gli utenti in realtà non cambia molto: chi è in possesso di una vecchia versione è tenuto ad aggiornarla in accordo con i termini di licenza d'uso della suite ai quali si è dato assenso in fase di installazione. Questi ultimi — come avviene ormai per gran parte del software che utilizziamo —affermano che il prezzo pagato per la suite non si riferisce al possesso delle app che la costituiscono, ma al semplice permesso di utilizzarle; permesso che per le versioni in questione è stato revocato.

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