video suggerito
video suggerito
Opinioni

Heartbleed, scatta il primo arresto: è un giovane canadese

La polizia canadese ha arrestato un diciannovenne con l’accusa di aver violato la sicurezza dell’Agenzia delle Entrate canadese, rubando dati sensibili grazie al bug del “cuore sanguinante”.
A cura di Dario Caliendo
16 CONDIVISIONI
Immagine

Poco dopo la scoperta di Heartbleed, il bug che ha fatto tremare il web, l'Agenzia delle Entrate canadese ha subito un'importante violazione alla sicurezza, tramite la quale un malintenzionato è riuscito a rubare i numeri di previdenza sociale di oltre 900 contribuenti. Si è trattato fortunatamente di un attacco rilevato grazie alle nuove misure di sicurezza, che ha però costretto l'Agenzia a sospendere temporaneamente il funzionamento del sito, per evitare il furto di ulteriori dati personali.

Il presunto colpevole si chiama Stephen Arthuro Solis-Reyes, uno studente di 19 anni figlio di un docente di ‘computer science' della Western University:  arrestato con due accuse di pirateria informatica, il giovane dovrà presentarsi al Tribunale di Ottawa il prossimo giovedì per rispondere alle accuse di utilizzo non autorizzato di computer e uso ‘malizioso' dei dati.

Quello avvenuto in Canada è il primo arresto collegato a uno dei bug più pericolosi nella storia dell'informatica che potrebbe aver consentito ad hacker malintenzionati di accedere a un’enorme quantità di dati personali negli ultimi due anni, nonostante ci si fosse connessi a siti tramite connessione OpenSSL protetta . La pericolosissima falla di sicurezza è stata scoperta da un gruppo di esperti in sicurezza finlandesi che lavorano per un’azienda di Saratoga, in California, e da due esperti della sicurezza di Google.

Potrebbe essere la più grande fuga di dati della storia della rete, perchè nel lasso di tempo intercorso tra la scoperta della falla di sicurezza da parte degli hacker e la soluzione al problema, chiunque a fosse stato a conoscenza del bug avrebbe potuto accedere alla cronologia completa dei computer connessi.

Contemporaneamente all'arresto del giovane, è scattato il sequestro relativo ai computer di sua proprietà. Non è ancora chiaro se Arthuro abbia lavorato da solo o meno e cosa abbia fatto dei dati rubati: l'Agenzia delle Entrate canadese è a lavoro per determinare l'esatta dinamica della violazione e per assicurarsi che non sia stato rubato nessun altro dato sensibile.

16 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views