È il 2015, Rayssa Leal ha 8 anni e sulla piattaforma di condivisione video Vine il filmato dove prova (e riesce) a chiudere un Heelflip sullo skateboard vestita da fatina raccoglie 34 milioni di visualizzazioni. Avanti veloce, oggi Rayssa ha 13 anni e non si veste più da fatina, ma al collo ha una medaglia olimpica: durante i Giochi di Tokyo la giovane atleta ha vinto la medaglia d'argento nelle gare femminili di skate. D'altronde quel video virale è stato solo l'inizio della strepitosa carriera di Rayssa, la cui fama è esplosa nel suo paese d'origine, il Brasile, per poi arrivare negli Stati Uniti e spingerla verso le competizioni globali.
Rayssa è stata anche la protagonista di un post dell'account social ufficiale delle Olimpiadi, che con la formula del meme "come è iniziato/come sta andando" ha pubblicato la foto della giovane atleta vestita da fata e quella di lei durante le competizioni di Tokyo. Per poi aggiungere un aggiornamento: la foto di Rayssa con la medaglia d'argento al collo. Ma il podio della competizione femminile di skate è importante non solo per la vittoria della giovane Rayssa: sia il primo che il secondo posto sono stati conquistati da due ragazzine di 13 anni, Rayssa e Momiji Nishiya. Che però si sono contese le medaglie con gli adulti.
"Ora voglio tornare a essere la piccola ragazza che sono" ha commentato Rayssa dopo il risultato olimpico. "Non voglio responsabilità, voglio continuare a essere la ragazzina attiva che sono per tutto il Brasile". La vittoria di Rayssa e Momiji dimostra non solo che le Olimpiadi stanno cambiando, ma anche che il mondo dello skate sta facendo altrettanto. Per anni questo sport e stile di vita è stato associato a giovani ragazzi bianchi, ma ora la sua estensione è aumentata enormemente. E le due ragazzine con al collo le medaglie olimpiche lo dimostrano: sono le prime generazioni che seguono l'ascesa delle donne skater nelle competizioni internazionali, atlete che hanno permesso a giovani come Rayssa e Momiji di vivere in un mondo in cui le donne sanno stare sullo skate tanto quanto gli atleti maschi.