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I videogiochi sono sport: nelle università USA equiparati al fooball

Negli Stati Uniti non mancano le università che hanno deciso di integrare nella propria offerta formativa allenamenti e organizzazione di tornei relativi ai più popolari esport del momento. Le squadre si affiancano ai team di football, baseball e degli altri sport classici, mentre ci sono istituti che offrono borse di studio ai gamer più promettenti.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Ignorare il fenomeno degli esport ormai è impossibile: l'attenzione da parte degli osservatori, la partecipazione da parte del pubblico e l'entusiasmo da parte dei giocatori sono a livelli stellari anche in Italia; negli Stati Uniti però, dove i videogiochi competitivi hanno virato verso la dimensione sportiva con più anticipo, può già capitare di trovare università le cui squadre ufficiali hanno una o più divisioni specializzate in esport, che offono borse di studio ai gamer più promettenti e competono con le squadre avversarie indossando gli stessi colori indossati dai team di football, basket e degli altri sport classici.

Stando alla National Federation of State High School Associations (l'ente federale che si occupa di regolamentare le attività sportive nelle scuole superiori e nelle università statuinitensi), succede già in otto stati: Alabama, Connecticut, Georgia, Kentucky, Massachusetts, Mississippi, Rhode Island e Texas, mentre alcune scuole nello stato di New York e in New Jersey ci stanno pensando seriamente. Gli istituti offrono programmi di gioco in singolo o a squadre ai propri studenti, esattamente come avviene per le attività sportive tradizionali che da sempre sono parte integrante dell'esperienza formativa nelle scuole USA. E proprio come avviene con baseball, atletica, football e compagnia, alcune università stanno iniziando a offrire borse di studio agli studenti più talentuosi con mouse e tastiera, facendo da trampolino di lancio per potenziali carriere professionali come negli Stati Uniti e altrove ne stanno nascendo in continuazione.

Per diversi motivi in Italia la situazione non è ancora così matura ma sotto molti punti di vista non manca la volontà di adeguarsi al modello USA, soprattutto da parte dei videogiocatori e delle realtà che credono nel potenziale economico del fenomeno: manifestazioni come la University Esports Series mostrano già che rivolgendosi ai giocatori inseriti nel contesto degli atenei sparsi in tutto il Paese il successo di partecipazione e di pubblico è assicurato, e alcune università a Milano, a Trento e in molte altre città hanno già riconosciuto l'esistenza e l'importanza degli esport dando vita a squadre ufficiali e tornei di League of Legends, Overwatch e altri titoli.

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