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Il Bitcoin torna a volare, ora è sopra quota 8mila dollari

Dopo essere stata protagonista di una crescita esplosiva nel 2017 e di un crollo altrattanto drammatico nel corso del 2018, la criptovaluta più nota sembra vivere in questi mesi una vera e propria nuova giovinezza. Dall’inizio dell’anno il suo valore è più che raddoppiato, ma le sorprese in questo settore sono sempre in agguato.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Non sembra volersi arrestare la corsa del Bitcoin, criptovaluta per eccellenza che — dopo essere stata protagonista di una crescita pazzesca nel 2017 — nel corso dell'anno successivo sembrava aver esaurito gradualmente le forze fino a sgonfiarsi quasi del tutto. Già a inizio aprile le sue quotazioni si erano impennate toccando i 5.000 dollari per poi superare quota 6.000 settimana scorsa; questa settimana una nuova accelerata ha portato il valore del Bitcoin oltre la soglia degli 8.000 dollari, arrivando agli 8.300 dollari di queste ore e riaccendendo definitivamente negli investitori entusiasmi che sembravano sopiti ormai da mesi e una volta per tutte.

Bitcoin, perché torna a salire

In realtà è dall'inizio dell'anno che il Bitcoin sta dimostrandosi sempre più vitale, e da gennaio a questa parte il suo valore è più che raddoppiato influenzando positivamente in questi giorni anche le sorti di altre criptovalute come Ethereum. La cautela però è d'obbligo per chiuque stia pensando che sia il momento di tornare a puntare su una crescita simile a quella fatta registrare nel 2017. Da una parte l'aumento di valore del Bitcoin potrebbe essere legato semplicemente all'ottimismo che circonda ultimamente la criptovaluta in relazione all'incremento della sua adozione o ad alcune notizie e indiscrezioni che la riguardano (si parla di un futuro supporto da parte di Ebay dei pagamenti in Bitcoin, ma anche dell'entrata nel trading di criptovalute da parte di grandi asset manager). D'altro canto secondo alcuni analisti la recente fortuna della criptovalua potrebbe anche dipendere da un singolo compratore occulto, che avendone acquistata in quantità rilevante ne avrebbe causato un apprezzamento.

Gli scenari possibili sono diversi e tutti portano a previsioni diverse sul futuro delle quotazioni della criptovaluta. Quel che è certo per il momento è che il rendimento del Bitcoin nel suo glorioso 2017 — alla fine del quale veniva scambiato a quasi 20.000 dollari — non va utilizzato per prevederne l'andamento delle prossime settimane. Chiunque volesse guardare al passato per trovare ispirazione, piuttosto, può pensare al fatto che in un anno di tempo da quella quotazione è crollato fino a scendere poco sopra i 3.000 dollari.

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