202 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il CEO di Huawei: “Sulla privacy è Apple il nostro modello”

Il numero uno del colosso cinese ha ribadito in un’intervista che la società non cederebbe mai i dati dei propri utenti al governo cinese, e che su questo aspetto si ispira ai rivali statunitensi del gruppo di Cupertino. Tra iOS e Android però le differenze non sono poche, anche se non sono imputabili a Huawei.
A cura di Lorenzo Longhitano
202 CONDIVISIONI
Immagine

Da mesi ormai Huawei è accusata apertamente dagli Stati Uniti di rappresentare una minaccia per la privacy dei suoi utenti e per la sicurezza dell'intero Paese, ma il gigante cinese ha sempre respinto con forza le accuse. Ora, per sottolineare il fatto che Huawei non ha intenzione di regalare i dati dei suoi clienti al governo cinese, il suo fondatore Ren Zhengfei ha deciso di paragonarsi a un'azienda rivale che negli Stati Uniti conoscono molto bene: la Apple di Tim Cook. Nel corso di un'intervista rilasciata al Financial Times, il numero uno del colosso cinese ha affermato di considerare Apple come un'azienda guida per quel che concerne il rispetto della privacy dei suoi clienti, e che non condividerebbe mai i loro dati con il proprio governo: "se lo avessimo fatto anche una volta sola" ha affermato Rei "gli Stati Uniti ne avrebbero già diffuso le prove in tutto il mondo, e i 170 Paesi e aree nelle quali siamo attivi smetterebbero immediatamente di comprare i nostri prodotti".

Ren ha afrrontato il discorso sulle reti cellulari ribadendo che in questi casi non è Huawei a gestire i dati degli utenti, ma le compagnie telefoniche alle quali la società fornisce le apparecchiature. Per quel che riguarda il mondo degli smartphone però dichiarare di ispirarsi a Apple rimanendo legati a un sistema operativo come Android non può non risultare una contraddizione. Da una parte infatti iOS è un sistema operativo proprietario che per decisione dei vertici di Cupertino non esercita controllo sui dati di chi compra i dispositivi; d'altro canto Android è una eccellente alternativa che però è realizzata da una società il cui business sono letteralmente i dati degli utenti.

C'è da dire che Huawei al momento sta continuando a lavorare sul suo fantomatico sistema operativo, che però non è ancora chiaro se e quando arriverà sui dispositivi del gruppo. Dopo gli ultimi sviluppi positivi relativi alle tensioni tra Stati Uniti e Cina, la tabella di marcia in effetti potrebbe essere stata dilatata; nel caso il software dovesse veramente vedere un giorno la luce sarà però interessante capire come sarà impostato proprio dal punto di vista del rispetto della privacy di chi lo usa.

202 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views