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Il meme di Disaster Girl è stato venduto con un NFT, e la protagonista ora è ricca

La sua foto è circoalta sugli schermi di milioni di dispositivi ma oggi, a più di 15 anni di distanza, la ragazza è riuscita a ottenere un ritorno economico dalla sua fama vendendo all’asta i diritti sull’immagine originale attraverso l’uso di un NFT. Per assicurarseli, l’acquirente ha pagato quasi mezzo milione di dollari.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Il destino dei meme è difficile da prevedere: alcuni diventano incredibilmente famosi ad anni di distanza dalla loro nascita, rendendo celebri gli spesso involontari protagonisti. È quello che è successo a Disaster Girl, al secolo Zoe Roth, che è finita suo malgrado sugli schermi dei dispositivi di milioni di persone per via di una foto di lei da bambina nella quale passa per una piromane autrice di un incendio. Oggi però, a più di 15 anni di distanza da quando è stata scattata la foto, la ragazza è riuscita a ottenere un ritorno economico dalla sua fama vendendo all'asta i diritti sull'immagine originale del meme attraverso l'uso di un NFT — il tutto al prezzo di quasi mezzo milione di dollari.

Cos'è un NFT

Gli NFT sono sulla bocca di tutti nell'ambito della compravendita di opere d'arte. L'acronimo sta per Non Fungible Token, e si possono immaginare come certificati virtuali che conferiscono il possesso di un'opera digitale nelle mani di chi li detiene. Questi elementi si basano sulla stessa tecnologia che rende possibile l'esistenza delle criptovalute, e nel corso degli ultimi mesi hanno conosciuto una enorme fortuna proprio come contratti per la vendita di oggetti digitali. Dai tweet, alle illustrazioni per passare appunto dalle foto: se unita a un NFT, ciascuna di queste combinazioni replicabili di bit assume un connotato di unicità che la può rendere appetibile per collezionisti e appassionati, disposti ad acquistarla all'asta su piattaforme specializzate pagando in criptovalute.

Un meme venduto all'asta

Questa però è una delle prime volte che venduto con successo un meme. Zoe e il padre ci hanno provato senza troppa convinzione nei giorni scorsi, dopo essere venuti a conoscenza del fenomeno degli NFT ed essere stati avvisati della possiblità che la foto originale di Zoe bambina — scattata nel lontano 2005 — potesse suscitare interesse. Dopo essersi rivolti a un avvocato e a un manager, i due hanno ottenuto l'accesso a una delle piattaforme di compravendita più esclusive nel panorama della cripto arte; l'asta si è tenuta settimana scorsa ed è durata appena un giorno, durante il quale rilanci degli interessati sulla fotografia originale che ha dato vita al meme di Disaster Girl sono arrivati a quota 180 Ether.

Cosa ne è stato dei soldi

La somma ammontava a circa 430.000 dollari, che per via della volatilità della criptovaluta sono già diventati 470.000. Zoe l'ha divisa con il resto dei famigliari e pensa di devolvere la propria quota in beneficienza, ma i proventi dalla vendita sono destinati a non esaurirsi: l'NFT venduto garantisce all'artista originale una quota percentuale su tutti i guadagni riscossi nel corso dei successivi scambi. Se insomma l'attuale proprietario dovesse decidere di rivendere Disaster Girl, una parte di proventi finirebbe alla protagonista, e così per sempre.

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