Un grande cambiamento per Facebook, quasi una rivoluzione. È quello annunciata da Mark Zuckerberg all'interno di un post pubblicato poche ore fa sul suo profilo personale, dove il fondatore e CEO dell'azienda di Menlo Park ha spiegato in 3.200 parole quelli che saranno i fondamentali cambiamenti che caratterizzeranno il social nel corso dei prossimi mesi. Una transizione che porterà Facebook ad allontanarsi dai post pubblici in favore di comunicazioni criptate ed effimere sul suo terzetto di applicazioni di messaggistica: Messenger, WhatsApp e i Direct di Instagram. Zuckerberg ha spiegato che la comunicazione criptata rappresenterà una delle chiavi del futuro di Facebook e che l'azienda non opererà più nei paesi che si rifiuteranno di accettare queste condizioni.
"Pensando al futuro di internet, credo che una piattaforma focalizzata sulle comunicazioni private diventerà sempre più importante rispetto alle attuali piattaforme aperte" ha scritto il CEO sul suo profilo. "Oggi vediamo già che la messaggistica privata, le storie effimere e i piccoli gruppi sono le aree che crescono di più nella comunicazione online". Una presa di posizione importante, che se confermata porterà alla trasformazione della più grande piazza pubblica in un servizio fortemente focalizzato sulla privacy e sulle comunicazioni criptate. Un cambiamento incredibilmente importante ma fortemente spinto dagli scandali relativi alla privacy che negli ultimi due anni hanno colpito ripetutamente e con forza l'azienda di Zuckerberg.
La messaggistica unificata e criptata
"Credo che il futuro della comunicazione cambierà sempre più velocemente verso servizi criptati e privati dove le persone possono essere certe che quello che si dicono resterà privato e i loro contenuti non resteranno online per sempre" ha aggiunto Zuckerberg. "Questo è il futuro che spero aiuteremo a costruire". Per rendere realtà questa rivoluzionaria trasformazione, il CEO ha annunciato che le app di messaggistica relative ai suoi due social network, Messenger e Direct, si trasformeranno sempre più in WhatsApp, focalizzandosi sul rendere la crittografia end-to-end uno standard su tutta la suite di applicazioni di Facebook come già svelato nel corso degli ultimi mesi con le indiscrezioni sull'unificazione delle infrastrutture che reggono le tre app. Ma anche che le app vireranno su messaggi che si cancelleranno automaticamente dopo un mese o un anno, se gli utenti lo vorranno.
Questo significa che Facebook renderà le sue tre app di messaggistica strettamente legate tra loro e che quindi consentirà agli utenti di inviare messaggi da un servizio all'altro tra Messenger, WhatsApp e Direct. Per quanto riguarda il business di Facebook, secondo Zuckerberg il nuovo cambiamento della sua creatura potrebbe rappresentare una nuova possibilità per le aziende, soprattutto quelle impegnate nei settori dei pagamenti e del commercio. "La piattaforma diventerà un portale per molte tipologie di servizi privati" ha spiegato.
"Non opereremo nelle nazioni che non collaboreranno"
Raggiungere questi obiettivi di privacy, però, significherà fare dei sacrifici. Zuckerberg ha spiegato che Facebook "non immagazzinerà dati sensibili nei paesi che hanno problemi con i diritti umani e la libertà di espressione". La svolta privata di Facebook renderebbe problematica l'operatività del colosso americano perché di fatto non consentirebbe alle autorità di controllare le comunicazioni che avvengono all'interno dei servizi di Facebook, elemento che Zuckerberg vuole chiaramente evitare con una mossa drastica: chiudere in queste nazioni.
"Questi nuovi principi potrebbero portare a blocchi del servizio in alcuni paesi e all'impossibilità di entrare in alcune nazioni per diversi anni" ha continuato, facendo riferimento alla Cina dove, a questo punto, l'eventuale ingresso di Facebook diventa sempre più complesso. "È un compromesso che siamo disposti ad accettare. Non crediamo che immagazzinare i dati delle persone in alcuni paesi sia abbastanza sicuro, non per la nostra infrastruttura sicura".
Il rapporto con le autorità
La rivoluzione di Zuckerberg, però, non ha tempistiche precise. All'interno della sua lunga missiva il fondatore e CEO ha semplicemente spiegato che per raggiungere questa visione saranno necessari diversi anni. E che le autorità non la prenderanno bene. "Abbiamo la responsabilità di lavorare con le autorità" ha continuato Zuckerberg. "Stiamo lavorando per migliorare la nostra abilità nell'identificare e fermare i comportamenti malevoli all'interno delle nostre applicazioni individuando pattern di attività o attraverso altri mezzi, anche quando non possiamo visualizzare il contenuto del messaggio, e continueremo ad investire in questo lavoro. Ma in futuro non potremo mai trovare tutte le potenziali minacce come oggi, quando i nostri sistemi di sicurezza possono leggere i messaggi inviati".
Certo, ora bisognerà vedere come si concretizzerà questa promessa nel corso dei prossimi anni. Soprattutto visto che Facebook ha alle spalle una storia di annunci relativi alla privacy mai rilasciati o cancellati in corsa. Facebook deve sicuramente impegnarsi molto per recuperare la sua immagine rovinata dagli scandali degli ultimi due anni e se da un lato una missiva di 3.200 parole rappresenta di certo un'ode alla buone intenzioni, Zuckerberg deve fare molto di più per recuperare le fiducia degli utenti.