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Il nuovo trend dei baby influencer è sponsorizzare i fast food ai bambini

Uno studio ha analizzato più di 400 video pubblicati da influencer molto popolari tra i bambini, concludendo che fino al 90% dei cibi e delle bevande mostrati — spesso dopo accordi commerciali con le aziende produttrici — non sono sani: dalle patatine fritte alle bibite gassate, passando per cheeseburger e milkshake.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Da anni ormai YouTube è diventata una destinazione privilegiata per i giovani e giovanissimi, ma anche per i bambini che sulla piattaforma di condivisione video trovano — spesso con l'appoggio dei genitori — numerosi contenuti indirizzati proprio a loro. Queste clip però potrebbero contenere messaggi pericolosi per la loro alimentazione: lo ha osservato uno studio pubblicato su Pediatrics puntando il dito contro i video popolati da piccoli influencer e destinati ai coetanei, che spesso sono contengono alimenti poco sani introdotti nelle clip per motivazioni economiche, che hanno poco a cuore la salute degli spettatori.

Nello studio sono stati analizzati più di 400 video provenienti dagli account di influencer di giovane età seguiti da milioni di iscritti. Si tratta di canali che propongono recensioni di giocattoli, ricreano situazioni di gioco in famiglia, scartano regali e sostanzialmente ripropongono agli spettatori una vita da sogno esattamente come avviene per gli influencer di età più adulta. I problemi riscontrati all'interno di queste clip sono di due tipologie.

Innanzitutto il materiale è colmo di prodotti provenienti da brand provenienti dal mondo del fast food come McDonald's e Taco Bell. La tipologia di alimenti all'interno dei video inoltre è quasi sempre ascrivibile — nel 90 percento dei casi — alla categoria dei junk food o comunque dei cibi poco salubri se consumati in grande quantità: dalle patatine fritte alle bibite, passando per milkshake e cheeseburger.

Il rischio è quello che i giovani spettatori associno momenti di svago e piacere a cibi il cui consumo andrebbe supervisionato e potrebbe dare loro dei problemi anche in tenera età. A commento dello studio, YouTube ha dichiarato al New York Times che la sua app per bambini YouTube Kids "limita esplicitamente la diffusione dei video con contenuti promozionali al loro interno e che pone restrizioni alla sponsorizzazione di categorie come cibo e bevande all'interno dell'app", ma le clip analizzate nello studio pubblicato su Pediatrics sono tutte a disposizione sulla variante standard dell'app. "Il modo in cui questi prodotti vengono inseriti in un contesto pensato per simulare la quotidianità è decisamente creativo — ha commentato una delle autrici — si tratta di un modo furtivo e potente di mettere alimenti poco sani direttamente davanti agli occhi dei bambini".

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