Il simulatore di pandemie Plague Inc. è il gioco più acquistato su smartphone
Simula la diffusione di una pandemia e da al giocatore il compito di contribuire alla propagazione di agenti patogeni come funghi, batteri e virus prima che venga trovata una cura. È questo lo scopo di Plague Inc., gioco salito alle stelle nell'App Store e nel Play Store a seguito della diffusione del Covid-19, il coronavirus cinese che nei giorni scorsi è arrivato anche in Italia.
È primo tra i giochi a pagamento
Sviluppato e pubblicato nel 2012, a quanto pare Plague Inc. tenderebbe ad esorcizzare la paura da coronavirus e aiuterebbe a capire come funziona la diffusione di una pandemia. Sarà, ma da quando è stato rilasciato, otto anni fa, gli oltre 140 milioni di download hanno avuto dei picchi di diffusione proprio in occasione ad eventuali rischi di epidemie globali: è successo nel 2014 quando ci fu il rischio di diffusione del virus dell'ebola, è successo di nuovo in questi giorni, ai tempi del coronavirus.
"Le persone cercano di scoprire di più su come si diffondono le malattie e di comprenderne la complessità", hanno scritto gli sviluppatori della Ndemic Creations, la software house che ha avuto l'idea di sviluppare il gioco. E, a quanto pare, l'hanno fatto anche ad opera d'arte, al punto da ricevere l'approvazione del Centers for Disease Control and Prevention, l'ente statunitense che monitora proprio l'andamento dei contagi e delle epidemide.
"Abbiamo sviluppato il gioco affinché fosse realistico ed informativo evitando di rendere spettacolari dei problemi seri e reali" – continua il comunicato stampa della software house – "Ma per favore ricordatevi che Plague Inc. è un gioco, non un modello scientifico e che l'attuale epidemia di coronavirus è una situazione molto preoccupante che sta colpendo un numero enorme di persone. Raccomandiamo sempre ai giocatori di informarsi tramite le autorità sanitarie locali e globali".
Ad ogni modo, in questi giorni Plague Inc. a superato un altro record, posizionandosi primo tra i giochi a pagamento sia nell'App Store, che nel Play Store di Google, ma non serve fare polemica: gli sviluppatori hanno più volte utilizzato la popolarità del gioco per contribuire alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica su alcuni temi particolarmente delicati: nel 2019, ad esempio, gli sviluppatori hanno inserito i No Vax come malus all'ingerno del gioco.
Come funziona il gioco
In Plague Inc., proprio come in una guerra, o quasi come in Risiko, i giocatori devono impersonare un agente patogeno, analizzare tutti gli elementi che ne rendono difficile la diffusione e migliorarne le caratteristiche per riuscire a contagiare il maggior numero di persone in tutto il mondo.
In soldoni, funziona così il gioco di Ndemic Creations che però, vale la pena ricordarlo, non è il primo titolo videoludico a nascere con l'idea di chiedere ai giocatori il proprio contributo per la diffusione di una pandemia globale: il più famoso fu Pandemia, gioco del 2008 in cui i partecipanti hanno proprio questo scopo.
È stato rimosso dall'App Store cinese: "La situazione è fuori controllo"
Ma in seguito all'incremento dei download del gioco, arrivato proprio nel periodo più difficile della diffusione di Covid-19, che gli sviluppatori del gioco hanno dovuto rilasciare un comunicato stampa a seguito della rimozione del titolo dall'App Store in Cina, reale culla del nuovo coronavirus cinese.
"Siamo stati appena informati che Plague Inc. ‘include contenuti illegali in Cina, come stabilito dalla Cyberspace Administration of China' ed è stato rimosso dall'App Store cinese" – si legge nel comunicato – "Questa situazione è completamente fuori dal nostro controllo".
"Non è ancora chiaro se la rimozione sia collegata o meno all’emergenza che la Cina sta affrontando" – continua il comunicato di Ndemic Creations – "Tuttavia Plague Inc. è un prodotto con una importanza educativa che è stata più volte riconosciuta da organizzazioni come il CDC e al momento stiamo lavorando con le principali organizzazioni per la sanità così da determinare come possiamo contribuire a contenere e controllare COVID-19”.