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In Australia ha vinto Facebook, il Governo modificherà la legge sulle notizie

Tra Facebook e il Governo australiano è stato trovato un accordo in seguito all’annuncio di alcuni emendamenti alla bozza del News Media Bargaining Code, la legge che richiederebbe alle piattaforme digitali come i social network di ricompensare gli editori per i contenuti informativi ospitati sulle loro pagine.
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A cura di Marco Paretti
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È durato meno di una settimana il blocco della condivisione di notizie imposto dal Governo australiano a Facebook, che oggi ha iniziato a ripristinare la possibilità di condividere link a testate giornalistiche per tutti gli utenti e tutte le pagine. Tra il social network di Mark Zuckerberg e l'amministrazione australiana è stato trovato un accordo in seguito all'annuncio di alcuni emendamenti alla bozza del News Media Bargaining Code, la legge che richiederebbe alle piattaforme digitali come i social network di ricompensare gli editori per i contenuti informativi ospitati sulle loro pagine.

"Siamo felici di aver trovato un accordo con il Governo australiano e apprezziamo la discussione costruttiva che abbiamo avuto con Frydenberg e Fletcher nel corso dell'ultima settimana" ha spiegato il responsabile del social in Australia William Easton. "Dopo ulteriori discussioni, siamo soddisfatti del fatto che il Governo ha acconsentito a diversi cambiamenti e garanzie che toccano le nostre principali preoccupazioni relative agli accordi commerciali che riconoscono il valore che la nostra piattaforma fornisce agli editori in relazione al valore che noi riceviamo da loro".

Gli emendamenti messi a punto dal Governo includono tempistiche più lunghe di notifica e mediazione prima che una piattaforma venga segnalata e la concessione che nel decidere quali di queste piattaforme vengono designate saranno considerati eventuali "contributi alla sostenibilità dell'industria australiana attraverso accordi commerciali con gli editori". Certo ora bisogna capire in che modo questo nuovo scenario impatterà su Facebook. Tecnicamente gli emendamenti consentono al Governo di non applicare la nuova legge sulle piattaforme che firmano accordi commerciali con gli editori, come ha fatto Google recentemente. In teoria, quindi, Facebook dovrebbe firmare accordi simili con altri editori, ma mantenendo la possibilità di scegliere quali notizie appaiono sul portale e, quindi, evitare di essere trascinati automaticamente in negoziati obbligatori.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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