In Germania il Partito Pirata al 7,4%, battuti anche i Verdi
Ieri si sono svolte in Germania le elezioni per il Saarland, uno dei lander più piccoli dello stato teutonico che però ha offerto un”assaggio” di quali potrebbero essere i risultati elettorali in caso di elezioni politiche. Per la prima volta la coalizione di Angela Merkel riesce a vincere da quando è iniziata la crisi dell'euro, con la Cdu che arriva al 34,5%, seguita dalla Spd scesa al 30,1%. Ma di sicuro la novità che ha fatto maggiormente discutere è stato lo straordinario risultato del Partito Pirata, guidato dalla giovane Jasmin Maurer. Il PP si era già distinto nelle amministrative berlinesi, dove aveva portato a casa, nello stupore generale, ben 15 seggi nel parlamentino della capitale tedesca.
Il bis di questo inaspettato consenso è arrivato ieri, con le consultazioni svoltesi nel piccolo lander, dove i piraten hanno incassato l'appoggio del 7,4% degli elettori, diventando il quarto partito dopo la Cdu, l'Spd e Die Linke, che ha ottenuto il 16,1% dei voti. La misura del successo è data dal sorpasso nei confronti dei Verdi, storica formazione politica che in Germania è sempre stata una realtà affermata, scivolata però in questo caso al 5%. In generale, se si esclude il partito della cancelliera e quello dei pirati, tutte le formazioni politiche hanno registrato un calo nei voti e la partecipazione generale è stata inferiore alla media, con un 62% di votanti a fronte del 67% registrato alle precedenti consultazioni, eppure il risultato del Partito Pirata lascia intendere una maggiore affluenza soprattutto da parte dei più giovani, maggiormente sensibili ai temi portati avanti dal movimento come la libertà in rete e regolamenti su diritti d'autore e copyright che non siano unicamente orientati a tutelare le lobby cinematografiche e musicali.
Il Piraten Partei difficilmente verrà inserito nella Grande Coalizione che con molta probabilità guiderà il Saarland (Cdu + Spd) in quanto ritenuto troppo “inaffidabile” ma di certo il risultato straordinario del movimento, alla luce delle limitate risorse economiche di cui dispone per la campagna elettorale, dimostra ancora una volta come la Germania sia particolarmente sensibile ad argomenti come la libertà in rete, tanto che lo stesso stato teutonico è stato uno dei primi a sospendere l'applicazione della tanto discussa legge ACTA proprio a causa dello scoppio di manifestazioni e proteste in oltre 40 città tedesche. Ora l'opposizione non si limita più a marciare nelle piazze ma punta dritta alla stanza dei bottoni. Sono molti infatti a vedere nelle elezioni nel