In india si impara l’inglese su TikTok
Si può imparare l'inglese utilizzando i social network? A quanto pare, e considerando i 10 milioni di video educativi pubblicati su TikTok, assolutamente sì. E a lanciare la sfida è stato proprio il social network cinese, diventato da poco l'app più scaricata del mondo, che con il lancio di #EduTok ha sfidato i suoi utenti a creare una serie di video educativi, che hanno già accumulato ben 46 miliardi di visualizzazioni.
#EduTok e il boom di contenuti educativi
Lanciato nel corso della scorsa estate, oltre che a raggiungere numeri di visualizzazioni spaziali, #EduTok ha contribuito a far aumentare il numero dei contenuti educativi del 128% anche grazie ai suoi partner Toppr, Gradeup e Made easy, aziende di tutoraggio online molto conosciute nel settore. L'iniziativa ha reso possibile la creazione di aule virtuali in miniatura, tramite le quali è possibile guardare brevi video gratuiti e divertenti, con i quali gli utenti possono imparare frasi in inglese da celebrità minori.
E, guarda caso, il Paese in cui l'iniziativa ha avuto il maggior successo è proprio l'India (uno dei mercati più in crescita per il social cinese), dove due canali linguistici per l'inglese, Geet e Awal Creations, stanno battendo ogni record di visualizzazione. Il primo, gestito da una donna su una sedia a rotelle, insegna ai suoi 5 milioni di seguaci una serie di idiomi inglesi, mentre il secondo fornisce traduzioni dall'Hindi all'inglese ad oltre 6 milioni di followers.
Ed oltre all'inglese, #EduTok fornisce agli utenti di TikTok anche video centrati sul fitness, sulla scienza di base e sulla matematica, e presto si arricchir con un nuovo programma di tutoraggio seguito da Josh Talks, una serie di relatori e The Nudge Foundation, un'organizzazione no profit incentrata sulla povertà e la disoccupazione in india.
Così TikTok abbandona sempre più le sue radici orientali
L'iniziativa #EduTok e la svolta verso i contenuti video educativi, potrebbe essere interpretata come un ulteriore passo di allontanamento dalle radici orientali del social network. Che ByteDance, l'azienda proprietaria di TikTok, voglia tentare di sollevare l'immagine dell'applicazione dopo il problema delle fake news e della censura sui post a tema politico? Forse, ma considerando che la maggior parte degli utenti del social network è composta da ragazzini e ragazzine a stento maggiorenni, inondare le loro menti fresche con un pizzico di cultura potrebbe essere un buon metodo per diluire i tanti contenuti semi-espliciti e materialisti tipici del social network.