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Instagram cambia le regole, venderà le foto degli utenti

Il servizio di photo-sharing ha cambiato la propria privacy policy e i termini di utilizzo del servizio, introducendo la possibilità di utilizzare le immagini caricate dagli utenti a scopi pubblicitari, senza riconoscere un centesimo agli autori.
A cura di Angelo Marra
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Brutte notizie per gli appassionati di Instagram, la celebre applicazione di photosharing acquisita lo scorso anno da Facebook. Dal 16 gennaio infatti, tutti gli utenti registrati, una volta effettuato l'accesso, accetteranno automaticamente il nuovo regolamento sui termini di utilizzo del servizio, che comprende tra le altre cose la possibilità di utilizzare le immagini degli utenti a scopo pubblicitario.

Ecco qui il paragrafo "incriminato":

Some or all of the Service may be supported by advertising revenue. To help us deliver interesting paid or sponsored content or promotions, you agree that a business or other entity may pay us to display your username, likeness, photos (along with any associated metadata), and/or actions you take, in connection with paid or sponsored content or promotions, without any compensation to you. If you are under the age of eighteen (18), or under any other applicable age of majority, you represent that at least one of your parents or legal guardians has also agreed to this provision (and the use of your name, likeness, username, and/or photos (along with any associated metadata)) on your behalf.

In poche parole Instagram utilizzerà le foto caricate dagli iscritti per pubblicità o promozioni, senza riconoscere una remunerazione agli autori degli scatti e senza dare la possibilità agli utenti di "disabilitare" questa opzione. Si tratta di una mossa davvero azzardata da parte dell'applicazione, che cambia le carte in tavola della privacy senza consultare il crescente numero di utilizzatori del servizio, forse confidando nel fatto che la maggior parte degli utenti non spulcia ogni rigo del regolamento (che ci accetta in toto all'atto dell'iscrizione) alla ricerca dell'eventuale "fregatura".

Del resto dopo il suo ingresso nella grande famiglia di Menlo Park era prevedibile che il servizio venisse sfruttato per monetizzarne il successo ma nella migliore delle ipotesi si confidava in una sorta di "referendum", così come accaduto per Facebook. Lo staff dell'applicazione si è invece limitato a pubblicare la nuova privacy policy e tutti gli utenti che si iscriveranno oppure si collegheranno al servizio (sia con il pc che via mobile) ne accetteranno implicitamente i termini, compresa quindi la possibilità che le proprio foto vengano vendute a terzi o utilizzate a scopo pubblicitario, senza alcun riconoscimento economico nei confronti dell'autore.

Salvo eventuali ripensamenti da parte dell'azienda, l'unica soluzione a disposizione degli utenti per preservare la propria privacy ed evitare che le proprie immagini vengano vendute è quella di cancellare il proprio account e non utilizzare più il servizio. Una brutta, bruttissima mossa da parte di Instagram.

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