Internet compie 50 anni, da quel piccolo scambio di bit è nata una rivoluzione
Il 2019 è l'anno degli anniversari e delle ricorrenze. Uno dei più importanti, soprattutto per quello che ne è conseguito, è senza dubbio il compleanno di Internet, che nel 2019 compie 50 anni. Era esattamente il 29 ottobre del 1969, alle 22.30 ora locale, quando tra il laboratorio di Leonard Kleinrock a Los Angeles (Ucla) e lo Stanford Research Institute si instaurò la prima trasmissione dati tra due computer, due macchine a 350 miglia (circa 560 km) di distanza l’una dall’altra. Fu in quel momento che nacque ARPAnet, ossia l'acronimo di "Advanced Research Projects Agency NETwork", "Rete dell'Agenzia per i progetti di ricerca avanzati". Era un esperimento nato per scopi militari, ma in realtà da quel giorno prese vita uno dei più grandi progetti civili che la storia abbia mai conosciuto, con l'obiettivo creare una rete globale in grado di connettere chiunque nel mondo. Un progetto, quello di ARPAnet, che diede vita poi al World Wide Web di Tim Berners-Lee a 20 anni di distanza.
Nel 2019 si ricordano tanti eventi che comunque hanno a che fare con l'Innovazione, a cominciare dallo sbarco sulla Luna del 20 luglio del 1969. Ma in questo anno si celebrano anche i 500 anni della morte di Leonardo Da Vinci, grande scienziato, artista e innovatore. Ed è l'anno in cui si celebra la caduta del Muro di Berlino, il 9 novembre 1989, un evento che per certi versi ha segnato un cambiamento radicale in Europa, e non solo.
Tra tutte queste celebrazioni spicca senza dubbio la data del 29 ottobre del 1969, la data in cui si può ben affermare nacque Internet. Fu proprio quella sera, erano le 22.30 locali, che la storia rendeva l'uomo testimone di uno degli eventi più rivoluzionari mai conosciuti. Da lì, da quel breve scambio di bit, non andato per il meglio, prese vita la rivoluzione di Internet. E, forse, i protagonisti, come in ogni grande storia che si rispetti, non ne erano nemmeno del tutto consapevoli.
Quel progetto di chiamava ARPAnet, un progetto nato per scopi militari che aveva come obiettivo quello di provare a collegare via rete due computer a distanza di circa 56o km. La storia di quei momenti racconta del primo grande crash della storia, ma poco importa perché quella sera segnò una data comunque indelebile.
In 50 anni, da quel giorno, tutto è cambiato. Quella rivoluzione invase tutta la nostra vita e, in mezzo secolo, da due dispositivi connessi via rete si è passati a 27 miliardi di dispositivi connessi, che diventeranno 75 miliardi entro il 2025. Una grande rivoluzione quella di Internet che in Italia arrivò nel 1986, una delle prime nazioni a collegarsi. Era il 30 aprile di quell'anno quando Stefano Trumpy, col Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico del Cnr di cui era direttore, portò per la prima volta internet in Italia. Un semplice segnale, "ok", che confermava la connessione tra Pisa e un computer in America. L'Italia in quel momento era all'avanguardia, una posizione che perse poi negli anni a seguire.
Dopo 50 anni già di parla di era post-digitale, di era dell'iper-connessione, siamo già proiettati in una nuova era in cui la connessione sarà sempre più con gli oggetti, con i robot, grazie all'intelligenza artificiale. Un percorso che senza quel piccolo scambio di bit non avrebbe avuto luogo. Del resto, tutti i grandi eventi della nostra storia hanno preso vita sempre da una piccola scintilla.