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Internet compie 50 anni: perché la sua nascità fu importante quanto la supremazia quantistica

Il primo tentativo di trasferimento di informazioni tramite una rete fu un fallimento, ma fu proprio in quell’occasione che scoccò la scintilla. Una scintilla che evidenziò le potenzialità di una tecnologia che negli anni a venire avrebbe totalmente rivoluzionato il mondo portando, alla nascita del world wide web.
A cura di Dario Caliendo
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Strano ma vero, tra pochi giorni internet compie ben 50 anni. Perché, nonostante la nascita del web così come lo intendiamo oggi risalga a vent'anni più tardi (ossia il 12 marzo 1989), fu proprio nell'anno dello sbarco sulla Luna che venne trasmesso il primo pacchetto di dati tramite una rete.

La prima trasmissione dati fu un fallimento

Era proprio il 29 ottobre del 1969 quando venne trasmesso il primo pacchetto di informazioni tramite una rete di circa 560 chilometri, trasmissione che partì da Los Angeles verso un dispositivo collegato allo Stanford Research Institute e che consisteva in una comunicazione tramite due computer, con la quale si riuscì a trasferire solo le lettere L ed O (della parola Login) prima di collassare ed interrompersi.

Una sorta di fallimento, insomma. Ma così come i primi risultati ottenuti dal computer quantico di Google, che in effetti consistono in un calcolo numerico molto complesso ma del tutto casuale, il primo tentativo di trasferimento di informazioni tramite una rete fece scoccare la scintilla e rappresentò la prima prova tangibile delle potenzialità di questa tecnologia. Una tecnologia che avrebbe cambiato il mondo negli anni a venire, diventando il fulcro di gran parte delle comunicazioni globali.

La nascita del World Wide Web

Ed anche se per molti il paragone tra il primo trasferimento di informazioni tramite la rete e la cosiddetta supremazia quantistica ottenuta da Google nei giorni scorsi potrebbe sembrare un azzardo, in realtà considerando il risultato ottenuto con il primo test del 1969 e le future evoluzioni che avrebbe avuto questa tecnologia, l'analogia tra i due traguardi tecnologici non è poi così sbagliata.

Perché sì, è pur vero che fu Tim Berners-Lee a dare vita al world wide web, diventato uno standard solo nel 1994 grazie alla fondazione del World Wide Web Consortium (W3C), ma fu proprio grazie al primo pacchetto dati, grazie a quella scintilla, che fece addirittura collassare la rete, che oggi tutto il mondo è in grado di comunicare praticamente in maniera istantanea.

Grazie alla fondazione del W3C furono sviluppati protocolli comuni e standardizzati che spinsero l'evoluzione del web, assicurandone l'interoperabilità e facendo diventare (molto, ma molto gradualmente) Internet uno strumento popolare e indispensabile. Basti pensare all'introduzione dei primi browser e alla posta elettronica, fino a tutti i dispositivi IoT oggi presenti nelle case di moltissime persone: internet è diventato punto nevralgico non solo di scopi lavorativi, ma anche dell'intrattenimento e la gestione di servizi avanzati.

Una forte evoluzione, che fu tecnicamente definita tra il 2004 e il 2005 da Tim O'Reilly come Web 2.0. Un termine che inaugurò la seconda fase di sviluppo della rete, che fu sempre più arricchita di blog, chat, forum, e soprattutto social network. Tutte piattaforme che, nel tempo, sono entrate quasi di forza a far parte della vita delle persone, e che si sono trasformate in veri e propri nuovi media, con problematiche ormai più etiche che tecniche, ma che vanno affrontate con la stessa importanza di quelle che hanno caratterizzato la nascita di Internet, così come lo conosciamo oggi.

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