Intervista ai fondatori di Metwit, il primo servizio meteo sociale
Quante volte ci siamo trovati ad imprecare perchè le informazioni meteo che avevamo visto in tv o su internet erano sbagliate ? Quante volte abbiamo pensato "bisognerebbe essere lì per capire davvero com'è il tempo"? Da oggi le previsioni meteo hanno uno strumento in più per essere più precise ed affidabili e non si basa su un complicato software che analizza correnti e pressioni, bensì molto semplicemente sull'occhio umano. Grazie a Metwit infatti gli utenti possono condividere le informazioni climatiche dell'area in cui si trova creando una vera e propria rete che ci consente di conoscere realmente quale sia la condizione meteorologica della zona che ci interessa. Si tratta di un'applicazione senza dubbio interessante perchè si basa sulla collaborazione degli utenti e sull'analisi "sul posto" piuttosto che affidarsi a programmi che spesso analizzano macro aree e che quindi non tengono presenti zone più circoscritte. Oltre alla realizzazione di Metwit, la startup italiana che lo ha realizzato ha organizzato per il suo lancio una campagna di guerrilla marketing davvero originale.
Chi si interessa di tecnologia conoscerà sicuramente TechCrunch, la prestigiosa rivista americana vera e propria bibbia dell'hi-tech; una recensione di un'applicazione da parte di una testata del genere, autorevole e con centinaia e migliaia di lettori in tutto il mondo, può decretarne la fama e il successo ma, naturalmente, si tratta di un'impresa di certo non semplice per una piccola startup. Ecco perchè i fondatori di Metwit hanno deciso di lanciare l'iniziativa TechCrunch Cover Me, un vero e proprio invito alla rivista a dare "un occhio" all'app e magari scriverci su anche un semplice trafiletto. Per fare ciò hanno realizzato un sito del tutto somigliante a quello di TechCrunch, con tanto di recensione all'app meteoreologica e un invito alle altre startup in cerca di visibilità a collaborare a questo progetto di "sollecitazione". Sul sito campeggia infatti una scritta che non lascia dubbi sulla mission dell'iniziativa:
Dream
We wanted badly our startup to be covered by TechCrunch.Problem
Truth is: it's really hard to be covered by TechCrunch for new startup like us.Solution
Since we were kind of frustrated with that, we decided to create our own TechCrunch cover to help other startups like ours getting their coverage.If you want a cover like this, share this page and tweet us for an interview now! We will cover you!
Si tratta di una campagna promozionale davvero originale ed innovativa, adeguata al lancio di un'app che, nel mare magnum delle applicazioni meteorologiche, sa distinguersi per una marcia in più, il fattore "social". Abbiamo intervistato i giovani startupper per conoscere meglio la storia di questo nuovo servizio.
Com'è nato il progetto Metwit?
Metwit è un progetto nato per coincidenza. Una storia buffa: anno scorso venne la supernevicata a Firenze . Una domenica successiva in cui avevano previsto nuovamente neve ovunque mi alzo e vedo il sole e niente neve fuori da casa mia. Volevo andare a scalare ma non riuscivo a capire se effettivamente avesse nevicato o no sul luogo dove volevo andare dalle mappe meteo. Allora mi son detto "se qui non nevica visto che non è tanto lontano non nevicherà neanche lì" prendo la macchina mi faccio il mio bel viaggetto di un ora, arrivo là e trovo tutto innevato. Tra un imprecazione e l'altra mentre tornavo a casa ho iniziato a pensare "cavolo ma se qualcuno dal paesino vicino alla zona di arrampicata avesse twittato ‘cavolo quanta neve oggi qua! climbers state a casa!' mi sarei risparmiato il viaggio e la brutta sorpresa! La cosa buffa è che dopo 4 giorni ho partecipato ad un ignite a Firenze e l'intervento dopo il mio era quello di un ragazzo di Barberino, Duccio, del Mugello che presentava un prototipo di un servizio meteo crowdsourced: Metwit! Da lì abbiamo iniziato a lavorare insieme abbiamo conosciuto gli altri due programmatori (Simone e Davide)! Poi a luglio abbiamo vinto un concorso internazionale per partecipare ad un programma di accellerazione a Dubai ed ad ottobre (mese in cui abbiamo iniziato a creare il prodotto) siam partiti ed abbiamo fondato Metwit!
I market sono pieni di migliaia di applicazioni dedicate alle previsioni metereologiche. Come vi spiegate questo interesse?
Il meteo in molte geografie cambia spesso e varia in spazi soprendentemente limitati. Poi quando si deve programmare qualcosa all'aperto si guardano le previsioni e ci si lamenta o perchè il tempo è effettivamnte diverso da quello previsto sul luogo dove si svolge la nostra attività o perché le previsioni non sono del tutto chiare (hai presente l'icona solenuvolapioggia abbastanza popolare di questi giorni)? Beh noi non parliamo di previsioni (o almeno non ancora). Il nostro è un servizio di crowdsensing meteo: si tratta di un tipo di informazione complementare a quella delle previsioni. A chiunque faccia attività outdoor (sport lavoro etc) o si debba spostare di medio-brevi distanze (pendolari, corrieri etc) farebbe comodo avere una persona a cui telefonare in ogni posto in cui ci si deve spostare a cui chiedere "hey ma sta davvero piovendo lì" o che ti avverte se una perturbazione effettivamente sta arrivando sulla tua testa "hey qui a 10km da te sta piovendo! tira fuori l'ombrello"
Questo è Metwit!
Qual è il punto di forza della vostra app?
La nostra app allo stato attuale è la prima app al mondo che ti avverte se qualcuno vicino a te dice che sta piovendo. E' un sistema di notifiche geolocalizzate che ti permette di sapere se il meteo sta cambiando intorno a te. Come un amico che ti chiama e ti dice "hey qua è iniziato a piovere! metti apposto la roba del tuo picnic". A me per esempio fa comodo quando mi devo spostare in motorino! Se qualcuno mi dice che a firenze sta iniziando a piovere prendo il treno! Il servizio, che potrei definire di "allerta meteo crowdsourced" (o se uno è scaramantico e tecnofobo può chiamarla "app portasfiga" che ti gufa la pioggia) è usato, apprezzato e funziona!
Metwit è inoltre il primo aggregatore di dati meteo social al mondo. Non solo dalla nostra app ma anche da Twitter e Instagram tweet e foto che parlano di meteo (tutte informazioni realtime e geolocalizzate ovviamente)! e ti assicuro che sono tantissime : questo tra l'altro è uno dei principali motivi che ci ha spinto a realizzare la nostra app: un sacco di gente parla, si lamenta o commenta il meteo ogni giorno sui social network (oltre 500k tweet al giorno ad es)!
Da un mesetto a questa parte se sei utente Twitter per taggare il tuo meteo su Metwit basta aggiungere due hashtag e ti ritrovi la tua bella segnalazione sulle nostre mappe social! Un servizio dove solo lamentandoti del tempo a casa tua puoi potenzialmente aiutare qualcuno che passa da quelle parti!
Inoltre (e ce lo dicono tutti) piace l'approccio totalmente design centered.. Usarla è una fesseria e l'interazione è davvero simpatica. Come dico io: pensata per gente pigra! design for lazy!
Come è possibile verificare l'attendibilità dei dati condivisi dagli utenti ed evitare informazioni false o imprecise?
Stiamo costruendo un sistema di reputation interna e soprattutto un sistema di automoderazione in cui superusers saranno in grado di editare le tag della propria zona con un semplice clic (sulla webapp) o tap sulla versione mobile. Già adesso se c'è qualche buontempone che segnala cose strane gli utenti si scatenano commentando sotto la tag arrabbiandosi con l'autore :-)
Nella vostra app avete inserito un sistema, ThankUmbrella, grazie al quale è possibile ringraziare chi ci ha fornito un'informazione precisa e utile. Il prossimo passo dei social network sarà l'introduzione del pulsante "ringrazia" ?
Beh l'idea del thankUmbrella ci è venuta probabilmente in un momento di delirio sotto il sole di Dubai. Però è carina, piace e ci permette di conoscere le interazioni "rapide" utente utente in un contesto di riconoscenza e mutuo aiuto. E' sicuramente meno esplosiva come dinamica rispetto ai like, ma in un futuro dove i servizi sono sempre più integrati con dinamiche di interazione sociale il concetto di "riconoscenza" diventerà molto importante e come avrai capito noi ci puntiamo tutto!
Metwit consente di condividere le informazioni climatiche sulle principali piattaforme social. Come mai secondo voi il meteo non è stato mai considerato dai grandi social network, perennemente alla ricerca di nuovi servizi da offrire, come tool da mettere a disposizione degli utenti, costringendoli a cercare esternamente?
Perchè il meteo è diventata nel secolo scorso una disciplina ritenuta borderline: è incentrata sulle previsioni fatte da scienziati e comunicata dai grandi media roba complicata da capire e spiegata in modo superficiale. I social network sono difatto un desgn semplificativo di dinamiche (e quindi servizi) sociali dove gli oggetti trattati sono molto ground level: quando si pensa alla fotografia prima si pensava a polaroid; tradotto in termini di social network abbiamo instagram (ma la dinamica è facilmente comprensibile e non è cambiata molto). Quando si pensa all'informazione meteo invece come si traduce in termini 2.0? l'equazione non è immediatamente evidente (ed è per questo che impiegherà più tempo ad essere assimilata forse) ma c'è…e noi stiamo cercando di risolverla :-)
Noi siam partiti pensando a tutto quello che c'è dietro alla meteorolgia e che è stato trascurato in termini di comunicazione: dalla saggezza spicciola in proverbi di mio nonno contadino, alle chiacchere con gli amici e non quando non si sa che dire, alle innumerevoli attività della nostra vita sociale e di interazione che volenti o nolenti sono influenzate dal meteo (tra tutti gli sport all'aperto!).
Prima Ariadne GPS, il cui fondatore è salito sul palco accanto a Tim Cook all'ultimo WWDC, ora Metwit, con il team invitato per tre mesi a Dubai per presentare il progetto al Seedstartup. E' il momento d'oro per gli sviluppatori italiani? La ripresa economica passa anche per le app?
Le app sono dei servizi. Si parla di successo solo quando un servizio è ben disegnato e risolve (o migliora la soluzione già esistente) di qualche problema. In italia siamo bravini col design in termini di "arte di arrangiarsi": siamo abbastanza ingegnosi quando ci sono da risolvere problemi. Io, come tanti miei amici arrampicatori, pagherei oro per sapere il meteo "vero" su tutte le falesie di arrampicata della Toscana. Avevo un problema è mi sono creato una soluzione. L'esperienza di Ariadne GPS a Cupertino (complimentoni!) e la nostra a Dubai spero siano dei segnali…. il segnale non è avere l'idea ma ingegnarsi per realizzarla: mettere insieme dei team di persone skillate e disposte a lavorare giorno e notte per risolvere il problema. Non è facile ma ci si prova!
Noi parliamo spesso con scienziati e ci dicono tutti (compreso Giuliacci che ci ha dato la sua benedizione) che quello che stiamo facendo è utile al loro lavoro, parliamo con sportivi e gente outdoor che sarebbero felicissimi di usare la nostra app quando sarà maggiormente integrata con le loro attività preferite, parliamo con i media e ci dicono "in effetti le nostre pagine meteo non sono interattive come le vostre".
Questi sono feedback che ci fanno andare avanti e che validano il lavoro che stiamo facendo.
Dopo il successo di Metwit, quali sono i progetti per il futuro?
Beh Metwit ancora non è finita! Siamo ancora piuttosto lontani dalla realizzazione della nostra vision di "new kind" of provider meteo. Ma spero ci arriveremo presto (anche grazie a investimenti di qualche visionario imprenditore). Noi presto integreremo previsioni, un layers sociale per sportivi. Inoltre apriremo le API e creeremo dei widget per fornire meteo interattivo a tutte startup e servizi che lo necessitano (siamo in contatto con la Federazione di Atletica Italiana perché loro ad esempio sono interessati a questo tipo di prodotto per i propri atleti). Stiamo lavorando con una società italiana che produce ministazioni meteo che comunicano con gli iPhone e Metwit sarà la casa delle informazioni raccolte da questo simpatico gingillo.
Poi, se vuoi, basta un weekend per realizzare uno dei pallini fissi che ho da quando abbiamo iniziato il meteo. Due giorni fa abbiamo partecipato al primo hackaton fatto per creare appllicazioni da usare durante le catastrofi (vedi terremoto). La nostra app per design e filosofia è geneticamente portata ad adattarsi a questo genere di contesto (in tanti 2 settimane fa ci chiedevano "aggiungete l'icona terremoto"). Beh detto fatto.. In due giorni siamo andati là e con l'aiuto di altri partecipanti abbiamo buttato le basi del primo spinoff ufficiale di Metwit (con codice opensource) dedicato alle catastrofi. MetwitX o XMetwit (ancora il nome dobbiamo deciderlo): sta per Metwit eXtreme:
"Xtreme emergency alerts with “real” built-in!
Discover what’s happening to friends during emergencies. Share eXtreme and potentially dangerous situations in your area."
Questo per ora è la nostra descrizione.. Ancora ci stiamo lavorando ma se va bene per fine luglio proviamo ad andare sullo store (se volete saperne di più o darci una mano per il porting su altre piattaforme scriveteci!)