iPhone 5 anche in versione low-cost?
Un prodotto economico della Apple è come una versione di Windows leggera e performante: un qualcosa in cui tutti hanno sempre sperato ma che non si è mai verificato. Mentre con Microsoft la battaglia è persa in partenza, sembra invece che in casa Cupertino si sia destata una certa attenzione per un mercato finora rimasto inesplorato, quello commerciale. Al momento si parla di semplici indiscrezioni, anche se con il passare del tempo l'ipotesi acquista sempre maggiore credibilità.
La versione “nano” del prossimo melafonino dovrebbe uscire in concomitanza con l'iPhone 5, pertanto non parliamo di un futuro imminente. Il prezzo dovrebbe aggirarsi intorno ai 200 dollari e le differenze con il fratello maggiore saranno significative; l'apparecchio sarà più piccolo dei predecessori e fullscreen, cioè privo del tasto hardware centrale.
Ma la novità più importante viene dalla memoria, anzi, dalla non memoria. Il terminale infatti non avrà una capacità di memorizzazione propria e l'immagazzinamento dei dati avverrà online tramite la piattaforma MobileMe, che nel frattempo sarà resa gratuita (attualmente il canone annuo è di 99 dollari). Sarà dotato solo del buffer di memorizzazione per lo streaming da internet, mentre il modello più costoso dovrebbe essere in grado di svolgere il lavoro interamente in rete.
La scelta dello stocking online è, nelle intenzioni della Apple, una soluzione ideale per consentire maggiori quantità di memoria a disposizione a dei costi ridotti, ma ha già sollevato qualche perplessità in rete, soprattutto sul funzionamento in assenza di copertura 3G o wi-fi. Per ora si tratta però soltanto di voci, per cui è necessario attendere prima di avere maggiori dettagli tecnici.
Di sicuro la scelta epocale di Apple è chiaramente indirizzata nel colpire Android in quella fascia di mercato dove sta meritatamente spopolando, quella dei terminali di medio e basso costo, anche se c'è chi teme che l'iPhone Nano, in nome del risparmio, possa peccare di scarsa potenza e mancare in diverse innovazioni già presenti nel mercato da tempo (cosa che anche senza il risparmio la Apple puntualmente fa, dagli mms del 3g al tethering inspiegabilmente ancora assente nel 4g).
Una Ferrari quindi, ma con l'impianto a gas. Per risparmiare.