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Microsoft vs Google, scatta la guerra dei video

L’azienda di Mountain View ha infatti annunciato che a breve interromperà il supporto per il codec H.264, a favore di WebM (VP8) e questa decisione ha scatenato l’ennesima polemica con il gigante di Bill Gates.
A cura di Angelo Marra
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Per gli appassionati di informatica non c'è nulla di più prolifico delle guerre che i colossi del web portano avanti tra loro. Da sempre la concorrenza e la voglia di offrire prodotti migliori rispetto agli altri hanno portato abbassamenti generali dei prezzi e innovazioni tecnologiche in costante sviluppo, a tutto vantaggio degli utenti e dei consumatori.

A volte però i contrasti tra i grandi brand possono portare più problemi che miglioramenti, come succede nel caso della guerra sul protocollo video per il web portata avanti in questi giorni da Microsoft e Google. L'azienda di Mountain View ha infatti annunciato che a breve interromperà il supporto per il codec H.264 anche per Chrome a favore di WebM (VP8) e questa decisione ha scatenato l'ennesima polemica con il gigante di Bill Gates.

Microsoft infatti, insieme ad Apple con Safari, utilizza l'H.264 di default, sostenendo che il protocollo è ormai diffuso ed affermato, stabile e soprattutto con una situazione giuridica stabile e lontana da eventuali diatribe legali. Ma alla base dell'atteggiamento della Microsoft, come sempre, c'è una questione economica; l'azienda di Redmond infatti è comproprietaria, insieme al consorzio di MPEG LA, dei diritti dell'H.264, e le aziende che vogliono adottarlo nei propri browser devono pagare un canone di utilizzo senza alcuna garanzia che l'importo non cresca negli anni.

Inutile dire che Google non ci pensa nemmeno a dare i proprio soldi ai suoi acerrimi nemici ed ha portato avanti la bandiera dell'open source per giustificare l'adozione di un protocollo diverso. La diatriba tra i due giganti del web è già in atto da molto tempo, l'ultimo capitolo risale a qualche giorno fa quando il Google ha accusato Bing di copiare i risultati delle ricerche utilizzando gli stessi algoritmi, ma la questione del codec video rischia di complicare la vita di webmaster e operatori del settore.

La scelta del protocollo video infatti divide i quattro grandi browser, Chrome e Firefox da una parte, Explorer e Safari dall'altra, e la mancanza di uno standard comune rende più difficile la creazione e la diffusione di contenuti multimediali. Per ovviare a questo problema, nonché per lanciare un segnale forte a Google, Microsoft ha rilasciato una plugin per Chrome, come già aveva fatto con Firefox poco tempo fa. Questa plugin, nota come Windows Media Player HTML5 Extension, sarà disponibile per la versione 8 di Chrome ed è stata realizzata esclusivamente per Windows 7. Per conoscere la risposta di Google non rimane che attendere.

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