Uno smartphone potrebbe rivelare molto sul reddito di chi lo possiede o persino predire in che zona della città vive. E' questo quanto si deduce da una mappa interattiva (raggiungibile cliccando QUI) con la quale si possono visualizzare diverse aree del pianeta e vedere la diffusione dei diversi sitemi operativi per dispositivi mobili: tramite questo sistema è risultato che la maggior parte di chi vive nelle zone ricche delle più grandi città utilizza un iPhone, mentre gli abitanti delle aree a basso reddito utilizzano uno smartphone Android. La MapBox, questo il nome della mappa interattiva, è stata possibile analizzando ben tre miliardi di tweet pubblicati sul social network, nei quali è sempre riportato il sistema operativo con il quale è composto il messaggio.
"Abbiamo realizzato la mappa analizzando i metadati contenuti in tre milioni di tweet" – spiega un portavoce di MapBox – "La percentuale di diffusione di un sistema operativo in una determinata zona, corrisponde alla stratificazione economica della zona stessa. Ad esempio, gli iPhone (visualizzati in rosso) sono molto più diffusi nelle zone più ricche delle città, mentre la diffusione degli smartphone Android ha una diffusione maggiore nelle aree più povere".
Nonostante Android abbia ormai l'80% della quota di mercato degli smartphone, grazie anche dall'utilizzo del sistema operativo in dispositivi di fascia media e bassa, dalla ricerca inoltre è anche risultato che gli utenti di smartphone e tablet animati dal sistema operativo di Google sono molto meno propensi a scaricare ed installare applicazioni dal Play Store, un'attività molto più diffusa negli utenti di iOS. Secondo i dati più recenti, Apple ha da poco superato i 50 miliardi di download totali dal suo App Store, superando – seppur di poco – la quota di 48 miliardi raggiunta da Google: una differenza che numericamente appare poco importante, ma che rapportata alla diffusione dei due sistemi operativi rende lecita la dichiarazione che fatta recentemente da Flurry, una società di telefonia mobile secondo la quale la conversione in guadagno proveniente da un utente Android è pari ad un quarto di quella proveniente da un utente iOS.
Le deduzioni tratte dallo studio di questa mappa di certo non sono veritiere al 100% e non tengono in considerazione tutta una serie di fattori (ad esempio potrebbero semplicemente significare che gli utenti iOS twittano di può da mobile). Inoltre vale la pena ricordare che i top di gamma Android non costano meno di un iPhone di Apple.
In ogni caso, una cosa è certa: questa analisi potrebbe dare conferma alle deduzioni di Andy Hargreaves, un’analista della Pacific Crest, che oltre a ritenere altamente improbabile che Apple presenti due versioni di iPhone assieme al discussissimo iPad Pro, è convinto che il nuovo smartphone top di gamma di Cupertino verrà proposto ad un prezzo di ben cento dollari superiore a quello di vendita attuale dell’iPhone 5S: secondo l’analista infatti “chi acquista un iPhone è ricco, o si sente tale, di conseguenza non dovrebbe battere ciglio”.