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Italia Digitale, la guida passa a Francesco Profumo

L’esecutivo a guida Monti cambia le regole in tavola per la gestione del futuro della digitalizzazione del nostro Paese. Non più soltanto Pubblica Amministrazione e Sviluppo Economico, entra in scena anche il Miur di Profumo.
A cura di Angelo Marra
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La prima fase del Governo Monti è stata caratterizzata da una politica lacrime e sangue che non ha certo incontrato il favore dei cittadini con aumenti generali e riforme di dubbia equità. Va detto però che nel settore tech il nostro paese sta subendo un'accelerazione inaspettata, che appare ancora più forte alla luce dell'immobilismo che ha caratterizzato l'attività politica passata in tal senso.

A pochi mesi dal suo insediamento il nuovo governo ha portato alla luce temi come l'Agenda Digitale ed in generale la questione dell'informatizzazione del sistema Italia, un'emergenza che finalmente è stata messa allo stesso livello di quelle più popolari e pertanto degnata perlomeno di attenzione.

Dal Ministero della Funzione Pubblica arriva ora un'importante novità; tutti i progetti strategici di innovazione tecnologica del nostro paese saranno passati al vaglio del Miur, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, sotto la guida di Francesco Profumo.

Al tal proposito Profumo ha dichiarato: "L'azione integrata proposta dal ministero è finalizzata a realizzare politiche duali, capaci contestualmente di migliorare la vita dei cittadini e di avviare processi di sviluppo economico. Da un lato quindi l'azione si ispira alla volontà di affrontare problemi di grande rilevanza sociale, quali la riduzione delle emissioni attraverso le tecnologie pulite, le infrastrutture intelligenti per la mobilità, la realizzazione di modelli urbani e di abitazione più sostenibili, una sanità più efficiente, un welfare equo e tecnologico per la società che invecchia e per le persone in condizioni di disagio"

Al Ministro verrà assegnata anche la guida di DigitPA, il Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione, che manterrà la propria autonomia nonostante dipenderà dai vertici di Viale Trastevere. Al dicastero guidato da Filippo Patroni Griffi resterà la gestione esclusivamente dell'informatizzazione della pubblica amministrazione, compreso sia il funzionamento del sistema interno che nella gestione dei servizi per i cittadini.

La strategia digitale del nostro paese comincia quindi a prendere forma, dopo la pubblicazione del Piano Strategico per l'Agenda Digitale Italiana avanzato dal Ministro Passera, che prevede oltre allo sviluppo delle infrastrutture anche la totale digitalizzazione dell'apparato burocratico. Una promessa vecchia come il mondo (anzi, come internet), che questa volta sembra essere sul punto di essere finalmente mantenuta.

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