Prima su YouTube ci finivano i cortometraggi, spesso buttati, ogni tanto con qualche successo, più di frequente messi a scopo “vetrina”, poi con calma sono nate le webserie, produzioni che hanno YouTube come principale punto di approdo, pensate per adattarsi a quella fruizione e quel mezzo e che sul tubo prosperano, cominciando a cambiare la maniera in cui le forme brevi si inseriscono nella dieta mediatica.
Lo sa bene Ivan Cotroneo, regista e sceneggiatore di cinema e televisione (è suo Tutti pazzi per amore come è suo La Kriptonite nella borsa ma soprattutto ha contribuito a scrivere quel capolavoro di Io sono l’amore), che nel pensare il suo prossimo film desiderava molto evitare i consueti svolgimenti cinematografici, i consueti intrecci (una morte, un amore, un tradimento ecc. ecc.) e raccontare solamente di una donna normale, una mamma, attraverso le piccole cose quotidiane. Alla fine l’idea è stata semplice: non fare un film ma fare una webserie, ovviamente una ad un livello che in Italia non si era mai visto dato il background di Cotroneo.
Il risultato è Una mamma imperfetta, scritta e diretta dallo stesso Cotroneo e con la fotografia di Luca Bigazzi (il più grande direttore della fotografia italiano, quello di Sorrentino), andata su Corriere.it per due stagioni e appoggiata da RaiFiction (cosa che ha implicato anche un passaggio in Rai dopo il TG, uno spazio nuovo che nell’autunno sarà occupato dai Pills).
Ospite del Future Film Festival di Bologna per una conversazione sulle webserie Cotroneo ha potuto spiegare la maniera in cui questa forma produttiva può essere osservata e usata da chi è abituato ad altri ritmi e altre modalità più stabilite (come per l’appunto cinema e televisione).
Soprattutto, da qualcuno che sebbene giovane si è formato in anni in cui il cortometraggio era l’unica possibilità produttiva per un esordiente, Ivan Cotroneo ha una visione molto chiara di quello che le webserie stanno cambiando nella formazione di giovani cineasti: “E’ la possibilità di avere un confronto immediato con il pubblico”, cioè capire da subito cosa il tuo lavoro provochi nella testa delle altre persone.
Appassinato di WebTherapy (la webserie con Lisa Kudrow) del panorama italiano dice di apprezzare molto ThePills e Le Cose Brutte, ma la verità è che Una mamma imperfetta ha aperto porte nuove al genere, coinvolgendo per la prima volta un pubblico di un’altra età, introducendo il concetto che si può seguire un racconto audiovisivo a puntate online a chi non avrebbe mai cercato ogni giorno una nuova puntata di una webserie: “Scegliemmo la piattaforma di Corriere.it perchè cercavamo un sito che fosse già nelle abitudini, qualcosa che visiti tutti i giorni e non una volta a settimana”.
Una mamma imperfetta è stato rinnovato per una seconda stagione supervisionata da Cotroneo ma non diretta da lui: “Preparavo lo special natalizio e poi volevo provare quel ruolo che è tipico della serialità americana ma da noi si fa meno che è lo show runner, uno che non è il regista ma supervisiona tutto”, ha avuto per l’appunto una versione cinematografica a Natale ed ora sembra sarà comprato dalla Disney per rifarlo in America, o almeno la società l’ha opzionato.