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Jony Ive: dietro all’addio ad Apple c’è il disinteresse di Tim Cook per il design

Secondo le indiscrezioni circolate in merito all’addio di Jony Ive a Apple, sembra che il capo del design della casa di Cupertino fosse già da tempo meno coinvolto del solito nell’avanzamento dei progetti della società. Le ragioni sarebbero diverse, tra le quali una minore sinergia con l’attuale numero uno dell’azienda.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Settimana scorsa la notizia dell'addio dello storico designer Jony Ive a Apple ha colpito tutti gli utenti abituali dei prodotti della casa di Cupertino: anche prima di essere nominato capo del design, Ive è stato infatti la mente che ha plasmato l'aspetto di molti dei più celebri prodotti della società e la sua partenza verso altri lidi. Secondo le indiscrezioni riportate da alcune testate però il genio creativo avrebbe iniziato a prendere le distanze dai prodotti della società già da qualche tempo. Secondo indiscrezioni raccontate da Bloomberg e dal Wall Street Journal, era ormai da anni che la divisione incaricata del design dei dispositivi lamentava un'assenza sempre più marcata del loro responsabile; precisamente si parla del 2015, anno di lancio dell'Apple Watch e della nomina di Ive a numero uno del design. Con Ive sempre più assente, la coesione del team ne avrebbe risentito, fino a portare alcuni dei dipendenti della squadra alla decisione di abbandonare la nave nel corso degli ultimi anni.

Ancora più interessanti però sono le ragioni dell'allontanamento elencate dal Wall Street Journal, tra le quali ci sarebbe innanzitutto un minor interesse da parte dell'amministratore delegato Tim Cook nei confronti dello sviluppo dei prodotti — aspetto che lo differenzierebbe dall'ex CEO e fondatore dell'azienda Steve Jobs, col quale Ive ha sempre avuto un rapporto molto stretto. La testata cita anche una diatriba interna sul posizionamento di Apple Watch, che secondo il designer sarebbe dovuto essere un oggetto di tendenza mentre secondo altri dirigenti avrebbe dovuto funzionare come estensione del telefono; il risultato uscito sul mercato sarebbe dunque un compromesso tra queste due visioni. Più in generale, dai racconti Ive sembrava fisicamente provato da 25 anni di lavoro in azienda e frustrato da un consiglio di amministrazione formato da membri poco legati al core business dell'azienda — un aspetto che può avere un senso se consideriamo come Apple si stia trasformando in un'azienda dedita sempre di più allo sviluppo di servizi oltre che di prodotti.

L'incognita sul futuro della casa di Cupertino senza una delle sue figure chiave insomma rimane: Jony Ive del resto continuerà a lavorare con Apple attraverso la sua nuova azienda — LoveForm — ma tenendosi a debita distanza da quel quartier generale che lui stesso ha contribuito a progettare. Stando ai racconti che circolano in questi giorni però la differenza rispetto al passato potrebbe non risultare così marcata.

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