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L’Europa ha esaurito la sua scorta di IPv4, passaggio obbligatorio all’IPv6

L’annuncio arriva direttamente dal Réseaux IP Européens Network Coordination Centre ma non ci saranno conseguenze per gli utenti per almeno due anni. I big della rete, da Google a Facebook, sono già pronti per supportare il nuovo protocollo.
A cura di Angelo Marra
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Come ampiamente previsto l'era dell'IPv4 sta ormai per volgere alla sua fine. Dopo lo switch che ha riguardato l'area asiatica ora tocca al Vecchio Continente mandare in soffitta il vecchio protocollo in favore dell'adozione dell'IPv6, che garantisce una disponibilità di 340 trilioni di trilioni di indirizzi, abbastanza per soddisfare le richieste non solo del mercato attuale ma anche di quello futuro. Per quello che riguarda l'IPv4, la disponibilità residua per l'Europa è di poco più di 16 milioni di indirizzi, una cifra considerevole solo all'apparenza, se si considera che in media ogni 10 giorni ne vengono assegnati 4 milioni.

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Non ci sarà alcun tipo di problema per gli utenti (per chiunque abbia dubbi consigliamo la lettura di questo articolo) nè per i grandi nomi della rete, come Google, Facebook, Bing, Yahoo, che già da tempo si sono adeguati al nuovo protocollo, mentre qualche inconveniente lo potranno avere le piccole aziende che fanno richiesta di nuovi indirizzi. Vista la scarsa disponibilità di IPv4 infatti, secondo quanto annunciato dalla RIPE,  "i richiedenti potranno avere solo mille indirizzi per richiesta, e potranno farne domanda una sola volta e fine".

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