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L’inchiesta che smaschera gli operatori italiani: “Dietro le offerte costi nascosti”

Altroconsumo ha visitato cinquanta punti vendita di tutti i gestori italiani. E ha constatato come il personale di alcuni operatori telefonici occulti i servizi aggiuntivi a pagamento, omettendo di farne cenno al momento della firma del contratto o della portabilità mobile.
A cura di Enrico Galletti
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Giusto qualche giorno fa c’è stato il passaggio da tredici bollette annue a dodici. L’inchiesta di Altroconsumo si colloca proprio in questo contesto. Si parte da qui: il singolo importo aumenta dell’8,6 percento ma, in proporzione, i servizi offerti non aumentano. Questo determina quindi un rincaro del 17,2 percento. Chi aveva un contratto con 500 minuti al mese, aveva a disposizione 6.500 minuti di chiamate all’anno. Con il cambio di fatturazione i minuti diventano 6.000: a quel punto, superata la soglia, scattano le tariffe base del gestore. In poche parole, sarà più facile sforare.

Perché con questo adeguamento della fatture i prezzi si riadattano, ma i servizi offerti (in termini quantitativi) non cambiano di una virgola. Questo fa scattare un vero e proprio “mercato dell’oltre soglia”. I costi dei servizi aggiuntivi, una volta esauriti quelli presenti nel piano, sono tutto fuorchè a buon mercato. Si spazia dai servizi “Ti ho cercato”, che notificano le chiamate ricevute a telefono irraggiungibile, a quelli di segreteria, senza dimenticare minuti, sms e gigabyte aggiuntivi. Un “salasso” – spiega l’analisi di Altroconsumo – che si aggira intorno ai due miliardi di euro l’anno. A rincarare la dose, tra l’altro, vi sono i servizi a pagamento che spesso si attivano involontariamente: giochi, oroscopo, informazioni via sms, giusto per citarne alcuni. Di seguito, i costi dei servizi divisi per gestore:

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Altroconsumo ha visitato cinquanta punti vendita di tutti i gestori italiani. E ha constatato come il personale degli operatori telefonici occulti i servizi aggiuntivi a pagamento, omettendo di farne cenno al momento della firma del contratto o della portabilità mobile. Ma i costi nascosti, come spesso accade – spiegano i ragazzi di Altroconsumo -, si nascondono fra le righe fitte delle condizioni contrattuali. Per ogni gestore gli autori dell’inchiesta hanno visitato dieci punti vendita: due in ogni città: Milano, Torino, Bologna, Roma e Napoli. In ogni punto vendita hanno richiesto la portabilità del numero di rete mobile. E la sopresa non si è fatta attendere.

“Niente costi nascosti, niente sorprese”, dice qualcuno. Ma stando alla realtà dei fatti – si apprende dall’inchiesta – non è vero nulla. I costi occultati sarebbero dietro l’angolo, pronti a cogliere di sorpresa gli utenti che non ne sono a conoscenza. Altroconsumo riconosce solo a Fastweb di aver “meritoriamente reso gratuiti servizi che gli altri operatori fanno pagare” e di “aver dato un taglio netto al sottobosco dei costi nascosti”. Qualcun altro, invece, non prende in considerazione neppure la facoltà dei consumatori di effettuare la portabilità senza costi imprevisti. In molti parlano di una penale che, in realtà, è frutto di pura fantasia. O, secondo Altroconsumo, è l’ennesimo “specchietto per le allodole”.

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