L’ironia della Casa Bianca: “Costruire una Morte Nera? Troppo cara e facile da distruggere”
Ricordate la petizione rivolta alla Casa Bianca per la costruzione di una "Morte Nera" (il pianeta artificiale di Guerre Stellari)? Era nata come una semplice provocazione lanciata da un canale televisivo americano ma nel giro di poco tempo è stata sottoscritta da oltre 34mila persone, superando la soglia delle 25 mila necessarie perchè la Presidenza degli Stati Uniti sia costretta, almeno formalmente, a prendere in considerazione la proposta.
Contro ogni previsione non solo la risposta alla petizione è arrivata direttamente dal Dipartimento Scienza e Spazio del White House Office of Management and Budget ma i toni sono tutt'altro che quelli formali ed incravattati che ci si aspetta dalle alte cariche americane.
Paul Shawcross, capo del Dipartimento, ha riassunto con ironia i tre motivi principali per cui non è possibile costruire la Morte Nera:
- La costruzione della Morte Nera è stato stimato costerebbe più di $ 850.000.000.000.000.000. Stiamo lavorando sodo per ridurre il deficit, non per aumentarlo.
- L'Amministrazione non approva l'esplosione dei pianeti.
- Perché dovremmo spendere una cifra enorme per una Morte Nera che soffre di un difetto fondamentale, può essere distrutta da una piccola astronave guidata da un solo uomo?
Nella lunga missiva pubblicata in calce alla petizione, Shawcross cerca di non deludere i fan di Guerre Stellari riassumendo quelli che sono i progetti spaziali di cui si sta occupando l'Amministrazione e che più richiamano le immagini del celebre kolossal di George Lucas, film di cui lo stesso Shadowcross si dimostra appassionato. La conclusione della sua lettera infatti è qualcosa che i fan della saga di Luke Skywalker e Han Solo non potranno che apprezzare:
Se farete carriera nella scienza, tecnologia, ingegneria o nei campi legati alla matematica, la Forza sarà con noi! Ricordate, il potere di distruzione della Morte Nera o l'intero sistema solare sono insignificanti se paragonati al potere della Forza