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L’NSA potrebbe spiare tramite il microfono di un iPhone spento

Arriva la conferma a una delle rivelazioni più agghiaccianti fatte da Snowden: l’NSA potrebbe controllare smartphone e tablet in remoto, utilizzando fotocamera e microfono, nonostante i dispositivi siano (apparentemente) spenti.
A cura di Dario Caliendo
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A un anno dalle prime rivelazioni di Edward Snowden sui metodi di intercettazione utilizzati dall’Nsa e a pochi giorni dall'outing di Vodafone UK che ha ammesso l'esistenza di linee dirette che alcuni Governi Europei avrebbero installato nelle infrastrutture telefoniche per intercettare telefonate e metadati, si apre un nuovo (terrificante) scenario sulla possibilità che avrebbero le Agenzie per la sicurezza nazionale di spiare sfruttando il microfono di smartphone Android o iOS, nonostante siano spenti.

Una possibilità anticipata da tempo da Edward Snowden in persona, nel corso di un'intervista con Brian Williams della NBC, e confermata nelle ultime ore da un gruppo di esperti in sicurezza, che ne ha svelato la modalità di intercettazione e ha spiegato come evitare che accada.

Il tutto sarebbe possibile sfruttando una particolare modalità relativa al sistema operativo dello smartphone che, invece di spegnersi, attiverebbe un profilo a basso consumo energetico con il quale il display, i pulsanti e qualsiasi altra componentistica interna smetterebbero di funzionale, a differenza della Baseband (l'hardware con il quale lo smartphone si connette alla rete) che rimarrebbe attiva e connessa e permetterebbe agli agenti delle Agenzie di controllare il dispositivo senza che i proprietari se ne accorgano, inviando comandi particolari (anche) in grado di attivarne il microfono e trasmettere l'audio rilevato.

"Si tratta di vero e proprio impianto" – spiega Robert David Graham, esperto in sicurezza – "E questo il termine tecnico utilizzato dall'NSA quando intercetta un determinato smartphone installandogli un software dedicato". Una tecnica in linea di massima possibile solo se uno degli agenti entra in possesso del dispositivo da intercettare, e che – solo in alcuni casi – sfrutta la connettività alla rete e la Baseband dello smartphone o del tablet.

La notizia confermerebbe quanto detto da Jacob Appelbaum nel corso di un incontro avvenuto in Germania lo scorso Dicembre 2013, nel quale l'esperto in sicurezza delle telecomunicazioni ha mostrato una serie di documenti riservati e ha dichiarato con fermezza che NSA ha avuto una percentuale di successo pari al 100% per quanto riguarda l’installazione di spyware su iPhone. Anche in quel caso però, per poter installare gli spyware (conosciuti con il nome in codice di Dropoutjeep) era necessario avere fisicamente a disposizione l’iPhone, ma in progetto ci sarebbe lo sviluppo di un software capace di effettuare questa installazione da remoto, semplicemente conoscendo solo alcuni dati del dispositivo (come ad esempio, l’IMEI).

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Per ora, dicono gli esperti, l'unico modo per essere certi che il proprio smartphone o tablet siano realmente spenti, è quello di effettuare un reset utilizzando una combinazione di tasti precisa e che potrebbe variare in base al dispositivo: su iPhone e iPad è necessario premere per alcuni secondi il tasto Home e il tasto d'accensione contemporaneamente, fino allo spegnimento dello schermo, su smartphone e tablet Android invece, è necessario premere per qualche secondo il tasto d'accensione e il tasto volume in giù.

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