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Opinioni

La batteria dell’iWatch avrà una grande autonomia, grazie a nuove tecnologie studiate da Apple

Una delle caratteristiche più innovative dello smartwatch di Apple sarà l’autonomia della batteria che, grazie ad alcuni nuovi metodi di ricarica continua ai quali sono a lavoro gli ingegneri di Cupertino, potrà essere di gran lunga superiore a quella degli altri orologi intelligenti attualmente disponibili.
A cura di Dario Caliendo
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Realizzare uno smartwatch funzionale è uno dei primi obiettivi per Apple. Secondo alcune voci di corridoio, che provengono da fonti interne all'azienda, Apple starebbe progettando un orologio "intelligente" in tutti i sensi, anche per quanto riguarda il fattore autonomia della batteria: uno degli elementi essenziali per la funzionalità di un dispositivo indossabile, che gli ingegneri di Cupertino stanno cercando di rivoluzionare grazie allo studio di diverse tecnologie.

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VECCHIE BATTERIE, NUOVE RICARICHE – In realtà il settore delle batterie è fermo da tempo: mentre l'evoluzione tecnologica di tutti gli elementi hardware di dispositivi mobili e portatili va avanti velocemente, le tecnologie relative agli accumulatori di energia ricaricabili non riescono a superare quel gradino sul quale sono ferme da qualche anno, costringendo le aziende a trovare soluzioni alternative per risolvere il problema. Appare palese che se non si riesce ad aumentare la capienza (a parità di volume e peso) delle batterie, bisognerà lavorare per trovare il modo di farne diminuire il consumo nel tempo, ecco perché da anni i produttori di processori e coprocessori sono a lavoro per progettare componenti sempre più potenti, ma che richiedono un consumo energetico ridotto. A questa soluzione presto si aggiungeranno una serie di tecnologie davvero interessanti, che permetteranno la ricarica continua della batteria stessa, ricarica che quindi ne aumenterà l'autonomia.

Apple è a lavoro su diverse metodologie di ricarica continua. Uno dei metodi ai quali starebbero lavorando gli ingegneri di Cupertino riguarda un nuovo metodo di ricarica ad induzione magnetica, ben distante dalle attuali tecnologie di induzione a contatto (che prevedono il contatto fisico con la base di ricarica), anticipato nel corso del CES di Las Vegas da WiTricity, una startup che ha introdotto una nuova tecnologia in grado di trasformare intere scrivanie in basi di ricarica.

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Un'altra possibile metodologia di ricarica potrebbe sfruttare il sole. Grazie ad una tecnologia di cui si è ampiamente discusso qualche tempo fa, gli ingegneri di Cupertino potrebbero dotare i prossimi dispositivi prodotti dall'azienda di un vetro in zaffiro nel quale sarebbero integrati una serie di pannelli fotovoltaici invisibili, in grado di ricaricare smartphone, tablet ed iWatch, aumentandone l'autonomia giornaliera, anche grazie all'introduzione di una batteria flessibile, che riuscirebbe ad assicurare design e comodità per l'attesissimo smart watch.

Un ulteriore ricarica potrebbe arrivare dal movimento. L'idea proviene direttamente dalla tecnologia degli orologi "tradizionali" che, applicata e riprogettata in modo da poter ricaricare le batterie integrate nei dispositivi mobili ed indossabili, trasformerebbe le braccia degli utenti in "stazioni di ricarica portatili", in modo da poterne alimentare le batterie con una carica indubbiamente non sufficiente per essere utilizzata come unico metodo di ricarica, ma con la quale si riuscirebbe ad aumentare l'autonomia.

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Insomma, non ci resta che attendere qualche altro mese. E' ormai risaputo che Apple stia lavorando su un suo smartwatch, ed a conferma delle voci è arrivato anche il deposito del marchio da parte dell'azienda in Paesi come il Giappone, il Messico e Taiwan. Il mercato degli indossabili è in forte crescita e non sarà dedicato esclusivamente ai Google Glass: al CES di Las Vegas abbiamo avuto la conferma che il futuro dei dispositivi mobili, non sarà solo nelle nostre tasche, ma anche sul corpo ed in oggetti di utilizzo comune.

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