video suggerito
video suggerito
Opinioni

La Cina non si fida dei prodotti di Apple

La Pubblica Amministrazione di Pechino bandisce i dispositivi del colosso di Cupertino dalla ‘lista bianca’ nella quale sono elencati i prodotti tecnologici sicuri contro lo spionaggio industriale. Mentre HP e Dell continuano ad essere utilizzati, proseguono le indagini nei confronti di Microsoft, Symantech e Kaspersky.
A cura di Dario Caliendo
54 CONDIVISIONI
Immagine

I dispositivi di Cupertino non sarebbero abbastanza sicuri e potrebbero essere sfruttati per campagne di spionaggio industriale. E' questa la motivazione che ha spinto la pubblica amministrazione cinese a bandire totalmente i prodotti della mela morsicata, eliminandoli dall'elenco dei dispositivi tecnologici acquistabili con i fondi pubblici di Pechino.

A dare la notizia è Bloomerg che ha riportato un aggiornamento (per motivi di sicurezza) della lista stilata dalla commissione governativa che si occupa di Riforme e di Sviluppo Nazionale e dal Ministero delle Finanze, nella quale vengono elencati tutti i dispositivi elettronici che possono essere acquistati ai dipendenti del Governo centrale e delle diverse amministrazioni locali. Non solo iPhone quindi, ma anche tablet e computer: e così dall'elenco dei device "accettati" scompaiono anche iPad, iPad mini, MacBook Pro e MacBook Air.

Nonostante non si tratti di una notizia ufficiale e la pubblica amministrazione di Pechino non abbia ancora rilasciato alcuna dichiarazione a riguardo, sono tanti a credere che queste importanti misure di sicurezza siano animate dalla preoccupazione di Pechino nell'utilizzare tecnologie occidentali che potrebbero essere facilmente intercettabili e potrebbero contribuire al temutissimo spionaggio industriale, in un mercato in cui la Cina ha un'importanza sempre maggiore e che favorisce la crescita dell'economia locale.

Seppure Dell e Hewlett-Packard sembrano essere considerate ancora aziende affidabili, gli stessi motivi di sicurezza che hanno spinto il governo di Pechino a bandire totalmente tutti i prodotti Made in Cupertino, hanno dato il via a una serie di indagini con lo scopo di analizzare la sicurezza anche dell'hardware di IBM e Cisco, assieme a una serie di software dedicati alla sicurezza informatica come quelli di Kaspersky e Symantech e ai prodotti di Microsoft, tra cui compare Windows 8, la cui analisi è stata giustificata in base alla chiusura del programma di supporto per Windows XP.

54 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views