L'idea nasce da tre studenti francesi, in gara per un'iniziativa promossa dal Ministero per la Cultura francese, che in sole otto ore hanno letteralmente modificato una MarkerBot 3D (una stampante 3D di fascia media), per adattarla a stampare sul corpo umano e realizzare veri e propri tatuaggi.
Nel corso dell'evento ospitato dall'ENSCI, una famosa scuola di design di Parigi, Pierre Emm, Piotr Widelka e Johan Da Silveira hanno avuto 8 ore per realizzare il progetto di modificare una stampante 3D, in modo che riuscisse a realizzare un cerchio perfetto sulla pelle di un volontario utilizzando una normale penna. La scelta del cerchio non è di certo casuale: si tratta in effetti della figura più difficile da tracciare, e con questa scelta gli studenti hanno voluto proprio dimostrare che la precisione della tecnologia può eguagliare o addirittura superare quella di un buon tatuatore.
"La difficoltà più grande" – spiega Pierre Emm – "E' stata quella di riuscire a disegnare su una superficie curva e su un materiale molto più flessibile del silicone". Per superare questa difficoltà, gli studenti hanno testato diversi metodi di stampa, tentando di mantenere la pelle tesa: la soluzione più semplice e funzionale si è rivelata quella di utilizzare due barre parallele nelle quali inserire il braccio da tatuare, in modo da tendere la pelle il più possibile e lasciare spazio sufficiente per la penna.
L'intera procedura di realizzazione della prima stampante 3D in grado di effettuare tatuaggi è spiegata nei dettagli nel sito Instuctables.com, dove i tre studenti hanno inserito una vera e propria guida passo-passo nella quale spiegano il proprio lavoro.