E' una storia strana, quella raccontata da Reuters nelle ultime ore. Una storia quasi ironica, che vede protagonista il colosso della telefonia mobile nei suoi anni d'oro in Finlandia, e un ladro divenuto milionario: nel lontano 2008, il codice sorgente di Symbian fu rubato da un malintenzionato che ricattò l'azienda e riuscì a intascarsi un cospicuo riscatto.
Nonostante la notizia sia emersa a sei anni di distanza dall'accaduto, pare che il caso sia ancora aperto ma le autorità finlandesi, incaricate di risolvere l'intricato mistero, non hanno fornito alcuna informazione ufficiale.
Informazioni che arrivano niente di meno che dall'emittente televisiva MTV, che avrebbe spiegato che l'oggetto del ricatto non era nello specifico il tutto il codice sorgente che dava vita al sistema operativo per dispositivi mobili Nokia, anima e cuore di veri e proprio gioielli tecnologici come l'N95, bensì erano le chiavi di crittografia che avrebbero reso il software proprietario di Nokia accessibile e decriptabile da tutti: un rischio che il colosso finlandese non poteva assolutamente correre, e che avrebbe – tra le altre cose – facilitato la creazione di malware e virus specifici per gli allora vendutissimi smartphone di Nokia.
Dopo aver contattato la polizia locale e organizzato uno scambio in un parcheggio di Tampere, un paesino situato tra due laghi nel centro della Finlandia, l'idea era quella di acciuffare il ricattatore sul fatto. Ma qualcosa andò storto e se ne persero totalmente le tracce.
Nel 2008 Symbnan era ancora il sistema operativo per dispositivi mobili più diffuso al mondo e, nonostante Apple e il suo iOS stessero recuperando velocemente mercato, per Nokia quel software aveva un valore inestimabile, al punto tale da spingerla a pagare il riscatto milionario. Chi avrebbe mai immaginato quali sarebbero state le sue sorti di li a pochi anni.
