855 CONDIVISIONI

La strategia social di Israele: soldatesse attraenti su TikTok per fare propaganda

Stando a quanto segnalato da Rolling Stone sembra che lo stato di Israele stia perseguendo una strategia particolare sui social, e in particolare su TikTok: utilizzare soldatesse di bella presenza come strumento di propaganda per portare giovani e giovanissimi in tutto il mondo più vicini alle posizioni israeliane.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Fanpage.it
A cura di Lorenzo Longhitano
855 CONDIVISIONI
Immagine

La complessa questione palestinese che è riesplosa nei giorni scorsi a Gaza sta avendo strascichi anche sui canali social, con piattaforme come Facebook e TikTok che sono state accusate a più riprese di censura dagli oppositori dell'occupazione israeliana; il flusso di informazioni che circola online sull'argomento del resto può contribuire in modo significativo a orientare l'opinione pubblica in favore o contro ciascuna delle parti in causa e non stupisce l'attenzione per i portali di condivisione. Stando a quanto segnalato da Rolling Stone sembra però che al riguardo lo stato di Israele stia perseguendo una strategia particolare: utilizzare soldatesse di bella presenza come strumento di propaganda social per portare giovani e giovanissimi in tutto il mondo più vicini alle posizioni israeliane.

Da una parte – fa notare la testata – le forze di difesa israeliane sono da tempo e sorprendentemente abili nell'utilizzo dei social, compresi i più recenti come TikTok. Sull'app di condivisione video di origine cinese, l'apparato statale ha un canale da quasi 100.000 follower dove è estremamente attivo e condivide meme, partecipa a sfide e utilizza in modo accurato i tag, le ricondivisioni, gli audio e le funzioni secondarie dell'app. Non solo: i contenuti del canale sono spesso incentrati su soldati e soldatesse di bella presenza, spesso curati come sarebbe difficile essere all'interno di un contesto di addestramento o peggio ancora bellico.

A questa attività si sposano le attività di influencer locali che spingono però nella stessa direzione: il caso citato è quello di Natalia Fadeev, una atleta di airsoft con la passione per le armi e più di 1 milione di follower su TikTok. La ragazza si è data il nome di Gun Waifu, ammiccando a un pubblico maschile e appassionato di armi, ma soprattutto è anche riservista dell'esercito israeliano e nei suoi ultimi tiktok non fa mistero delle proprie posizioni nei confronti di quanto sta avvenendo a Gaza in queste settimane.

 

Online non manca chi pensa che questi fenomeni siano connessi. Fadeev stessa è stata ospite della pagina TikTok delle forze di difesa israeliane, così come lo è stata anche Yael Deri, una soldatessa che è finita pochi giorni fa sotto il fuoco delle polemiche per aver pubblicato un lip-sync durante il quale scherzava sull'uccidere tutti i presenti e fuggire mentre brandiva un'arma da fuoco. E come fa notare Rolling Stone, l'account ufficiale delle forze di difesa israeliane è stato particolarmente attivo negli ultimi giorni, proprio in corrispondenza dei reportage che da parte palestinese documentavano l'effetto dei razzi israeliani su Gaza.

Il ministro della difesa israeliano si è già mosso convocando i rappresentanti di alcuni social per chiedere loro di vigilare più attentamente sui contenuti che assumono le posizioni dei palestinesi, in cerca di violazioni al regolamento delle piattaforme; i contenuti che stanno emergendo online nelle ultime settimane dai canali ufficiali e non solo potrebbero insommma essere parte della stessa strategia di conflitto social.

 
855 CONDIVISIONI
Dalle dirette a TikTok, il social media manager di Giuseppe Conte racconta la sua strategia social
Dalle dirette a TikTok, il social media manager di Giuseppe Conte racconta la sua strategia social
"Il virus creato in laboratorio": la bufala virale su TikTok (ma per il social non viola le regole)
"Il virus creato in laboratorio": la bufala virale su TikTok (ma per il social non viola le regole)
TikTok, YouTube e Facebook diffondono abusi sugli animali: dai social 5 miliardi di visualizzazioni
TikTok, YouTube e Facebook diffondono abusi sugli animali: dai social 5 miliardi di visualizzazioni
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views