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Larry Page completa una delle più grandi riorganizzazioni aziendali della storia

Larry Page completa uno dei più cospicui riassetti aziendali della storia, promuovendo sei VP a SVP, ma dimentica Marissa Mayer.
A cura di Anna Coluccino
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larry_page new ceo

All'inizio della settimana, vi abbiamo accolti con la notizia dell'ascesa ufficiale di Larry Page al trono di Google. Il nostro intento, naturalmente, non era certo quello di sorprendervi con una notizia inedita (che Larry sarebbe diventato CEO era cosa nota fin dai primi giorni del 2011) ma solo lo scorso lunedì le redini della compagnia di Mountain View sono formalmente passate dalle esperte ed abili mani di Eric Schmidt a quelle del fondatore Larry Page.

Tra le ragioni che hanno motivato il passaggio di testimone va senza dubbio annoverata l'affermazione del giovane Mark Zuckerberg come "uomo dell'anno" e, più in generale, come giovanissimo CEO di successo, a dimostrazione che non occorre avere un'enorme esperienza per guidare la propria azienda, sempre ammesso che si possieda il carattere necessario… Ed ecco perché sarebbe risultato quanto meno sospetto che nessuno dei due co-fouders di Google (a 38 anni e dopo più di 10 anni di esperienza nel settore) si sentisse ancora in grado di assumere il comando.

Onde sfatare ogni possibile dubbio, Larry non ha semplicemente preso il comando, ha dato vita ad uno dei più consistenti riassetti manageriali della storia dell'informatica.

Dopo aver esaminato le condizioni di Google, infatti, Page ha deciso di operare considerevoli cambiamenti strutturali: ha razionalizzato il reparto produttivo e quello ingegneristico, suddividendoli in gruppi funzionali, ciascuno guidato da un manager.  Ed ecco che: Andy Rubin diventa vice presidente senior (SVP) del settore mobile, Vic Gundotra SVP del settore social, Sundar Pichai SVP di Chrome, Salar Kamangar SVP di YouTube, Alan Eustace SVP del settore search e Susan Wojcick SVP del settore ads. I nuovi executieves, inoltre, lavoreranno in maniera molto più autonoma di quanto non accadeva in passato e non dovranno rivolgersi al triumvirato Page-Schmidt-Brin per qualunque decisione.

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Secondo quanto riportato dal Los Angeles Times questo riassetto avvicinerebbe molto la struttura di Google a quella implementata da Jobs per la Apple, inoltre, una persona piuttosto vicina alla compagnia di Mountain View avrebbe detto che ci sono "tutta una serie di nuove cose che vengono create proprio in questo momento". Sorprende, però, l'assenza di Marissa Mayer dall'elenco delle promozioni. Marissa, infatti, è vice presidente del settore location e local services e a lei non è stato riservato alcun posto da senior, il che significa che o Larry ha deciso di non investire più di tanto nel suo settore o ha deciso di non investire su di lei.

In ogni caso: oggi non è un gran giorno per la Mayer.

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