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Le partite della Coppa America 2011 gratis su Youtube, ma non in Italia

Il canale di video-sharing di Google trasmetterà in live-streaming gratuitamente le partite della Coppa America che si terranno in Argentina dal 1° Luglio. L’Italia non è inclusa tra i 50 Paesi coperti dall’evento, che da noi verrà trasmesso da Sky.
A cura di Angelo Marra
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Dopo aver conquistato in pochissimo tempo il ruolo incontrastato di leader nel campo del video-sharing, YouTube negli ultimi mesi si è adoperato in maniera crescente per imporsi come mezzo televisivo a tutti gli effetti, al pari di quelli tradizionali che siamo abituati a conoscere. Il primo grande passo lo ha fatto a febbraio di quest'anno, trasmettendo il discorso di Barack Obama sullo Stato dell'Unione, un evento di enorme risalto mediatico non solo negli Stati Uniti, ma è già da qualche mese che la piattaforma video di Google sta affiancando alla sua tradizionale offerta di condivisione video anche la diretta in live streaming di eventi di risonanza mondiale.

L'ultimo colpo messo a segno riguarda la Coppa America 2011, il torneo calcistico più importante delle nazioni ispaniche che si terrà in Argentina a partire dal 1° Luglio. YouTube trasmetterà gratuitamente tutte le partite sul suo canale sportivo in 50 Paesi nel mondo, grazie ad un accordo tra Google e la Confederación sudamericana de Fútbol che prevede la copertura di tutti i 26 match, ovviamente in diretta. Per milioni e milioni di utenti sarà così possibile assistere ad un evento sportivo di importanza mondiale in maniera del tutto gratuita e senza la sottoscrizione di alcun abbonamento o la necessità di disporre di antenna parabolica.

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Brutte notizie invece per gli appassionati italiani, in quanto il nostro Paese non è stato incluso nella lista dei 50 fortunati. Non esiste una motivazione ufficiale riguardo a questa esclusione eccellente, ma è facile indovinare almeno alcuni dei motivi che hanno portato BigG a non trasmettere l'evento anche da noi.

L'Italia soffre di una condizione atipica rispetto alle altre nazioni europee; digital divide, connessioni inefficienti ed incredibilmente costose rispetto alle tariffe degli altri Paesi sono alcune delle motivazioni che hanno reso più lento la diffusione del web nell'immaginario collettivo come vero antagonista del tubo catodico.

Nonostante abbia fatto enormi passi avanti negli ultimi anni, internet in Italia stenta ancora a decollare, perlomeno nelle potenzialità che riesce ad esprimere brillantemente all'estero, dove la fruizione on demand della rete in termini di intrattenimento è una prassi consolidata che guadagna ogni giorno terreno nei confronti della televisione. In Italia ciò avviene solo a livello burocratico, con le recenti delibere Agcom che equiparano YouTube ad un media televisivo classico (sottoposto quindi a tutta la normativa in merito ai diritti d'autore e la riproduzione), mentre contemporaneamente il Governo dedica ogni sua energia per imbavagliare la rete e tutelare le grandi major cinematografiche e musicali invece di investire in sviluppo ed infrastrutture.

Il risultato di questo “sforzo” è sotto gli occhi di tutti. Una rete insufficiente ed inadeguata ad un Paese moderno, leggi e regolamenti restrittivi e liberticidi che puntualmente scatenano l'ilarità di osservatori ed esperti stranieri del settore ma soprattutto il rischio che colossi del calibro di Google decidano di depennare l'Italia tra le nazioni nelle quali conviene investire. Il tutto a totale vantaggio dei media tradizionali, saldamente in mano ad un oligopolio che in nessun caso vuole rinunciare alla sua fetta di impero a favore di una fruizione libera e democratica.

A dimostrazione di ciò la Coppa America verrà trasmessa nel nostro Paese da Sky, colosso particolarmente capace nello sfruttare la bulimia calcistica tutta italiana, non importa che si parli dei Mondiali o della seconda categoria del campionato interno dello Zimbawe. Aldilà dell'evento sportivo che può interessare o meno, questa spiacevole esclusione rappresenta l'ennesima occasione persa per il nostro Paese di partecipare attivamente ad un appuntamento molto importante per la rete, nella strada verso l'affermazione di internet come modello principale di intrattenimento.

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