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Lenovo e Xiaomi non sono più nella top 5 dei produttori di smartphone

Lenovo e Xiaomi hanno perso i loro rispettivi posti come quarto e quinto produttore di smartphone al mondo. Lo riporta uno studio di IDC, che sottolinea come le due realtà siano state spinte fuori dalla top 5 da altre due aziende cinesi meno conosciute, Oppo e Vivo.
A cura di Marco Paretti
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Lenovo e Xiaomi hanno perso i loro rispettivi posti come quarto e quinto produttore di smartphone al mondo. Lo riporta uno studio di IDC, che sottolinea come le due realtà siano state spinte fuori dalla top 5 da altre due aziende cinesi meno conosciute, Oppo e Vivo. Un cambiamento inaspettato, vista anche l'importanza che questi due nomi hanno ottenuto nel corso degli anni, con Lenovo – e la controllata Motorola – sempre più rilevante a livello globale e Xiaomi ben posizionata nelle fasce più basse (ma non solo) del mercato. Secondo IDC, la posizione nel settore delle due realtà non si è rivelata così solida come si prospettava.

Lenovo è scesa dal terzo posto al quinto per poi uscire definitivamente dalla classifica, mentre Xiaomi ha sempre fluttuato tra il quarto e il quinto posto fino allo scorso anno. Il cambiamento è in gran parte dovuto alle continue modifiche del mercato cinese, fattore in grado di influenzare anche i produttori più grossi. Come Apple, che per la prima volta in 13 anni ha pubblicato risultati in calo. Il potere d'acquisto della Cina, messo a rischio dalle continue fluttuazioni del mercato, incide inevitabilmente sulle aziende fortemente impegnate nel paese. Inoltre, secondo IDC, il settore degli smartphone si starebbe evolvendo e i consumatori sarebbero meno propensi ad acquistare tanti dispositivi e, in particolare, sceglierebbero opzioni differenti da quelle offerte da Lenovo e Xiaomi.

Il 2016 inizia quindi con il piede giusto per le altre realtà: al netto di Apple e Samsung, sono Huawei, Oppo e Vivo ad avere un posto di rilievo nel panorama globale. Anche e soprattutto perché i consumatori cinesi puntano ad acquistare dispositivi di fascia media, cercando caratteristiche di buon livello e non solo un prezzo accessibile. Se quindi gli iPhone restano al di fuori della loro portata – anche se l'iPhone SE va ad inserirsi proprio in questo contesto – non lo sono i device prodotti da queste realtà. Dispositivi per i quali i clienti cinesi sono sempre più disposti a spendere di più, pur mantenendosi nella fascia intorno ai 250 dollari, considerata "low cost" per l'occidente.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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