Libra: quanto è sicura la nuova moneta di Facebook
Dopo l'annuncio di Libra, l'attesa criptovaluta presentata da Facebook in questi minuti, l'entusiasmo del pubblico per la novità si è fatto subito palpabile: i commenti al post introduttivo di Mark Zuckerberg su Facebook hanno superato poco più di un'ora quota 5.000, e le ricerche Google sulla moneta digitale sono decollate in poco tempo. Inutile dire che tra gli aspetti finiti al centro delle domande dei potenziali futuri utilizzatori di Libra c'è quello relativo alla sicurezza dei pagamenti effettuati con la valuta: in fondo si tratta pur sempre di un sistema dal quale — nelle intenzioni di Facebook — transiteranno i soldi di centinaia di milioni di persone.
Libra, le banche e le carte di credito
Ecco allora che il gruppo tiene innanzitutto a precisare che alla base degli spostamenti di denaro ci saranno gli stessi sistemi di verifica e processi antifrode che proteggono già oggi banche e carte di credito. Da una parte la piattaforma aderirà a tutte le norme antiriciclaggio vigenti nei Paesi in cui la valuta sarà disponibile; dall'altra il servizio disporrà di un servizio di assistenza in tempo reale per chi perde il proprio smartphone o la propria password di accesso alla piattaforma, e in caso di addebiti non autorizzati il gruppo offrirà un rimborso totale delle spese.
Libra e le identità verificate
Dal punto di vista delle transazioni vere e proprie — il passaggio di valore da un account a un altro — si tratterà poi di operazioni protette da crittografia e dunque schermate da eventuali attacchi hacker. Il codice sorgente alla base della piattaforma di interscambio blockchain è open source, il che dovrebbe contribuire a mantenerlo il più possibile al sicuro da falle e violazioni. Le identità che si celano dietro agli account infine andranno confermate con una copia del proprio documento di identità, di modo che chiunque sappia con precisione che dietro a un nome e un cognome o a un esercizio commerciale ci siano i legittimi proprietari, ed eviti di inviare denaro a impostori.
Informazioni al riparo dai social
E a chiunque sia preoccupato che queste informazioni vengano incrociate con quelle già presenti su Facebook, Instagram o WhatsApp, la società assicura che questo non avverrà. Le informazioni sui pagamenti e sui profili degli utenti di Libra rimarranno al sicuro; non verranno cioè utilizzate per migliorare le offerte pubblicitarie, nè pubblicate, e in generale rimarranno custodite all'interno di server separati.