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Libra, la criptovaluta di Facebook

Anche Vodafone ha abbandonato Libra, la criptovaluta di Facebook è sempre più sola

Vodafone faceva parte delle 28 aziende che fin dall’inizio si erano dichiarate a bordo del progetto di Facebook per il lancio di una criptovaluta globale e stabile. Dopo le defezioni negli scorsi mesi di altri importanti partner, in queste ore è arrivato l’annuncio dell’abbandono dell’operatore britannico.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Ormai risalgono a mesi fa le ultime notizie di rilievo su Libra, la criptovaluta ideata da Facebook ma che sta avendo numerosi problemi a ottenere la fiducia del resto del mondo. Molti dei partner iniziali della casa di Menlo Park si sono sfilati dal progetto già tempo fa, ma in queste ultime ha riacceso i riflettori sulla vicenda un'ennesima defezione: quella di Vodafone, che come fatto da altre aziende in precedenza ha annunciato in queste ore di aver abbandonato l'associazione Libra, ovvero l'ente che si occupa della promozione e della gestione degli aspetti principali della criptovaluta.

Vodafone ha comunicato che "continuerà a seguire dall'esterno lo sviluppo dell'associazione e che non esclude la possibilità di tornare a collaborarvi in futuro", ma di fatto il gruppo britannico si è chiamato fuori dalla fase più importante del progetto, quella del lancio. Ciò che inizialmente aveva fatto credere nell'effettiva possibilità di realizzare una criptovaluta stabile e globale come quella proposta da Facebook era in effetti il numero e l'importanza dei soggetti coinvolti dall'azienda di Mark Zuckerberg — da Visa a Mastercard, passando per PayPal, eBay, Booking.com e molti altri.

A pochi mesi dall'annuncio del progetto un quarto degli iniziali 28 membri dell'associazione aveva già abbandonato la nave in seguito alle perplessità manifestate dal mondo della finanza e dagli enti governativi deputati a regolamentare la criptovaluta. In effetti gestire un sistema del genere a livello globale richiede garanzie dal punto di vista della sicurezza dei dati custoditi, della protezione della privacy degli utenti e delle barriere contro abusi come il riciclaggio di denaro, ma a partire dallo scandalo Cambridge Analytica la percezione pubblica di Facebook è diventata quella di un'azienda problematica sotto questi punti di vista.

Infine non ha aiutato lo scetticismo mostrato nei mesi scorsi proprio dalle aziende che dovevano essere partner del progetto ma che l'hanno abbandonato con tanta facilità. Anzi: negli ultimi mesi la criptovaluta ha perso progressivamente crediblità fino ad arrivare all'attuale fase, nel corso della quale gli emissari di Facebook stanno lavorando lontano dalle luci della ribalta per capire come arrivare al lancio di Libra senza che il suo utilizzo venga bloccato o proibito in determinate aree.

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