Microsoft: “Molti utenti abbandonano Gmail per Outlook.com”. Ma è proprio così?
Microsoft festeggia i 25 milioni di account su Outlook.com, il servizio mail gratuito nato dalle ceneri di Hotmail. Si tratta di certo di una buona notizia ma a renderla ancora più appetitosa c'è il fatto che, secondo una ricerca commissionata dalla stessa azienda, molti dei nuovi utenti avrebbero scelto il nuovo servizio di posta abbandonando Gmail, il servizio più celebre ed utilizzato al mondo. Più che il traguardo dei 25 milioni di utenti quindi, ad inorgoglire Microsoft c'è la conquista di una porzione di utenti che fino a ieri hanno utilizzato il servizio di Google, apprezzato per la sua praticità e per l'abbondanza di funzioni aggiuntive.
Ed è proprio qui che nascono le prime perplessità. Il gigante di Redmond infatti sostiene che Outlook.com abbia convinto molti utenti ad abbandonare Gmail grazi ad alcune features come il filtro anti-spam, le scorciatoie da tastiera, l'organizzazione dei messaggi in threads, la personalizzazione grafica dell'interfaccia e la convergenza con i documenti di Office. Tranne nell'ultimo caso però, tutti i pregi di Outlook promossi da Microsoft sono in realtà presenti in Gmail da tempo immemore, insieme a numerose altre funzioni, mentre sono state adottate da Redmond con la consueta lentezza ed in notevole ritardo. Senza dimenticare che Outlook.com non supporta il protocollo IMAP, fondamentale per chi utilizza la posta su più device. Quale sarebbe quindi il reale valore aggiunto di Outlook.com rispetto a Gmail, così palese da convincere molti utenti a cambiare servizio?
Bisogna considerare poi un altro fattore. Prima dell'avvento di Android, quando la galassia di servizi di Google era ancora frazionata, Gmail è nato come semplice servizio di posta elettronica ed è solo grazie alla sua affidabilità ed alla disponibilità di funzioni molto interessanti (tra cui Lab) – assenti nei principali competitor – che è riuscita a crescere ed affermarsi come webmail gratuita più utilizzata al mondo; tutto ciò prima che la necessità di configurazione dei terminali Android o l'iscrizione ad un altro dei servizi di Google necessitasse obbligatoriamente la creazione di un account anche su Gmail.
Nel caso dei "25 milioni" di utenti su Outlook.com, invece, oltre alla migrazione degli indirizzi Hotmail preesistenti, bisogna considerare nel conteggio che nella nuova versione dell'OS di Microsoft, Windows 8, anche per i computer tradizionali (oltre che per i device mobili) è preveista la creazione di un account di posta elettronica per poter usufruire dei servizi di sincronizzazione. Con oltre 40 milioni di licenze di Windows 8 vendute dal suo lancio, è presumibile che molti di quei 25 milioni di utenti di Outlook.com si siano iscritti per poter usufruire dei servizi del sistema operativo più che del client di posta elettronica.