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Microsoft Surface , la video recensione

Microsoft ha fatto il suo primo (ed attesissimo) passo nel mercato dei tablet, introducendo un dispositivo unico e dal design d’impatto. Riuscirà l’azienda di Redmond ad aggiudicarsi una fetta di mercato?
A cura di Dario Caliendo
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Il Microsoft Surface è il primo tablet progettato e prodotto da Microsoft che è volutamente rimasta in linea con il design puro e semplice di Windows 8 e dei suoi recenti prodotti. Con un aspetto davvero minimalista, il Surface è una tavoletta nera caratterizzata da tagli decisi realizzati in un materiale che Microsoft ha chiamato VaporMg, che dà all'utente un bellissimo feeling tattile, ma che evidenzia (forse un troppo) le impronte digitali di chi lo usa.

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La parte anteriore del tablet è tutto schermo, eccetto per una piccola fotocamera presente in alto al display ed un pulsante capacitivo con il logo di Windows, che servirà come Home nel sistema operativo. Lungo i bordi del dispositivo troviamo diversi speaker stereofonici e tra le altre cose, udite udite, una porta USB che darà la possibilità agli utenti di utilizzare praticamente tutti i dispositivi attualmente compatibili con il sistema operativo di Redmond.

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Nel retro del dispositivo è presente uno stand metallico che aperto vi darà la possibilità di utilizzare il tablet su un piano, proprio come se fosse un computer: l'idea è davvero ingegnosa ed anche la progettazione praticamente perfetta. Ero un grande fan di questa idea, ma praticamente mi sono dovuto ricredere, perché l'unico utilizzo in cui lo stand risulta stabile è quando si poggia il tablet su un tavolo o su una superfice totalmente piatta ed inoltre non è possibile regolarne l'inclinazione.

Il Surface è bello, ed il feeling che si ha quando lo si utilizza è sicuramente degno dei più importanti competitors del dispositivo..ma è troppo grande. Con una diagonale di 10.81" ed un form-factor di 16:9 non risulta comodo da utilizzare in landscape per periodi prolungati, ed in portrait la sensazione che si ha è quella di avere tra le mani un tablet estremamente alto: dopo averlo provato per un lungo periodo, trovo difficile immaginarne l'utilizzo ad esempio per la lettura o per la navigazione prolungata. E' come se il Surface fosse stato pensato per essere utilizzato su un piano e non in totale mobilità.

Nel complesso però, Microsoft ha progettato davvero un bellissimo tablet, che però sembra abbia più senso come computer portatile. Lo stile ed i componenti sono incredibilmente ben realizzati, ma il form-factor non è adatto ne ad un tablet ne ad un portatile.

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Nel Surface, troverete un chipset Nvidia Tegra 3, 2 GB di Ram, ed uno storage interno che può variare da i 32 ai 64 GB. Ovviamente sono presenti WiFi e Bluetooth, ma non c'è traccia (e mai ci sarà) di alcun modulo 3G/4G. Per quanto riguarda il comparto audio, il tablet ha due microfoni ed una serie di speakers stereofonici che nonostante siano disposti in modo tale da godere dell'effetto stereo in qualsiasi posizione si utilizzi il tablet, riproducono il suono con una qualità ed un volume medio/bassi, dando molto risalto agli alti e dimenticando totalmente l'esistenza delle basse frequenze.

Il dispositivo ha due fotocamere, una frontale ed una posteriore, entrambe in grado di regitrare video a 720p e posizionate con un'angolazione ottimizzata per essere utilizzate anche quando il tablet è sul tavolo con lo stand. Davvero ottima resa in condizioni di scarsa luminosità: probabilmente non le utilizzerei mai per scattare una foto con il tablet, ma in una videoconferenza potrebbero fare la differenza.

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Il display del Surface è – come abbiamo già detto – uno schermo da 16:9 (le stesse proporzioni delle TV, per intenderci), il che significa molto largo ma non molto alto. Come Windows comanda, il tablet utilizza la tecnologia ClearType, che dovrebbe ottimizzarne la riproduzione grafica in modo da reggere il paragone anche con dispositivi dal display molto più risoluto. Davvero fantastici i neri ed ottima la resa del colore, ma tutte le tecnologie del mondo non potranno mai compensare i pixel che fisicamente non ci sono: il Surface infatti, ha una risoluzione di 1366×768 che, nonostante sia su un pannello di ottima qualità, si fa sentire soprattutto nella riproduzione grafica del testo dei Live Tiles.

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Dall'altra parte però il touch è incredibilmente reattivo, e l'integrazione con il multitouch è ottima in tutte le applicazioni di sistema. Peccato però, che il pannello utilizzato nel Surface riesca a gestire solo 5 tocchi contemporaneamente, a differenza dell'iPad che ne riesce a gestire addirittura 11.

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Una delle novità più interessanti introdotte dal Surface, è rappresentata da due accessori che fungono sia da cover protettiva per il display che come tastiera. Sono la Touch Cover e la Type Cover, che connesse al dock magnetico posto nella parte inferiore del dispositivo, trasformano il tablet in un vero e proprio computer portatile con la possibilità di utilizzare anche il trackpad come dispositivo di puntamento. Personalmente preferisco di gran lunga la Type Cover perché, nonostante sia leggermente più spessa della Touch Cover (e, come potete vedere in foto, tende ad "ungersi" molto facilmente), riesce a dare un perfetto feed tattile alla scrittura, cosa praticamente inesistente nel modello più sottile, con il quale può risultare più difficile e sicuramente meno naturale per via della mancanza di tasti veri e propri.

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Con la cover connessa, è possibile comunque continuare ad utilizzare il dispositivo in mobilità: piegandola totalmente verso il retro del dispositivo, si disabiliterà automaticamente ed anche tenendolo in mano premerete qualche tasto, non succederà nulla. In questo caso però, preferisco la Touch Cover, perché la sensazione di utilizzare il tablet premendo dei tasti casuali sulla tastiera non è sicuramente il massimo.

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In effetti, il particolare più importante del Surface non è tanto l'hardware quanto il software. Il tablet di Redmond infatti è animato da Windows RT, la versione ARM del sistema operativo di Microsoft, che, nonostante abbia praticamente la stessa interfaccia del fratello maggiore, è pensato per un utilizzo del tutto diverso.

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E' presente la una modalità desktop, che però vi darà la possibilità esclusivamente di utilizzare 5 applicazioni preinstallate nell'OS come Word, Power Point, Excel, One Note e la versione desktop di Internet Explorer. Ma in effetti l'utente medio medio del Surface non utilizzerà praticamente mai questa modalità a favore dell'interfaccia modern, studiata e progettata per un utilizzo su dispositivi touch.

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La ModernUI è solo la punta dell'iceberg di un sistema operativo davvero molto interessante e dalle grandi potenzialità. Quando Microsoft ha presentato i Live Tiles ha portato aria fresca nel settore ormai stagno delle interfacce grafiche: certo si tratta di un modo del tutto nuovo con il quale si ha accesso alle proprie informazioni, ma in effetti nell'utilizzo di tutti i giorni risulta davvero molto comodo.

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Meno entusiasmanti  (o meglio, meno ovvie) sono le gesture con le quali si gestisce il sistema operativo. Le quattro più importanti permetteranno praticamente di eseguire tutte le funzioni necessarie alla gestione del device: con uno swipe dal bordo verso sinistra si avrà accesso ad una barra attraverso la quale sarà possibile accedere alle ricerche ed alle impostazioni relative al computer, con uno swipe dal bordo verso destra si ha accesso al multitasking ed alla fantastica modalità multi-widow (che permetterà di utilizzare due applicazioni contemporaneamente), con uno slide dalla parte superiore o inferiore del dispositivo si avrà accesso ad un menù contestuale che dipenderà dall'applicazione che state utilizzando ed infine con uno swipe dall'alto verso il basso potrete chiudere le applicazioni in esecuzione.

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Microsoft ha fatto un lavoro davvero fantastico per quanto riguarda Internet Explorer, ed è riuscita a portare praticamente tutta l'esperienza desktop in un dispositivo mobile. Il rendering delle pagine è sempre veloce e completo, anche se non capisco perché l'azienda di Redmond abbia voluto attivare il flash player di default rendendo scattosa la visualizzazione di contenuti (video soprattutto) che nella loro versione in HTML5 invece risultano sicuramente più fluidi.

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Le performance del tablet sono buone praticamente in tutte le applicazioni, anche se ci sono alcuni casi in cui il discorso cambia totalmente: alcune applicazioni impiegano troppo tempo per avviarsi e soprattutto nell'esecuzione di giochi (non necessariamente di ultima generazione) il framerate risulta lento e la giocabilità praticamente inesistente.

In Italia è possibile acquistare il sufrace in due diverse modalità: con 487 euro porterete a casa la versione da 32gb senza touch cover, mentre con 587 euro acquisterete il bundle comprensivo di touch cover, accessorio abbastanza costoso che ha un prezzo di 119,99 euro nella versione touch e di 129,99 nella versione Type.

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Durante il periodo nel quale ho testato il Surface, ho cercato di capire prima di tutto a che tipologia di utente fosse destinato il dispositivo. Secondo l'ottica di Microsoft, il Surface è un dispositivo con il quale l'utente può far tutto: è un device in grado di sostituire un notebook in caso in cui sia necessario lavorare e che, in mobilità, si trasforma in un tablet (o viceversa?). In realtà però come tablet, sia per le poche applicazioni disponibili, sia per il suo form factor non comodissimo, non penso che il Surface attualmente possa reggere il confronto con i suoi competitors, mentre come notebook l'impossibilità di poter installare applicazioni di terze parti rende ne rende senza ombra di dubbio poco dinamico l'utilizzo.

Il Surface non è un tablet per tutti, è un dispositivo che per una determinata fascia d'utenza (me compreso) potrebbe semplificare il lavoro in mobilità, ma che alla maggior parte degli utenti potrebbe richiedere fin troppi compromessi.

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