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MissOfTheDay, il social network per le reginette 2.0. Intervista ai fondatori

La startup, tutta italiana, ha realizzato una piattaforma che consente di organizzare dei contest fotografici con le immagini di Instagram. Ogni giorno la foto che riceve più voti diventa la Miss del giorno. Un progetto che strizza l’occhio all’esibizionismo che impazza in rete ma che si rivolge soprattutto ai brand.
A cura di Angelo Marra
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MissOfTheDay è una startup molto interessante che ha realizzato una piattaforma dedicata alle ragazze dove poter candidare una propria foto per il titolo di Miss del giorno. La peculiarità principale del progetto consiste nello sfruttamento di uno dei trend più in voga del momento, quello dell'esibizionismo in rete e della vanità delle aspiranti reginette, senza dimenticare però i potenziali collegamenti con aziende e brand per l'organizzazione di veri e propri contest fotografici.

Abbiamo incontrato i tre fondatori per farci raccontare la storia del loro progetto.

Come è nata la vostra idea e come si è sviluppato il team di lavoro? Da chi è composto?

Ci presentiamo: siamo Stefano Spagnolo (26anni), Tommaso Piazza (26anni) e Daniele Rognone (27anni) oggi fondatori di MissOfTheDay ma amici dal 2005 quando ognuno di noi tre partì dal suo paese d'origine trasferendosi a Torino per studiare Informatica. Ci siamo conosciuti nel Dipartimento di Informatica durante i corsi del primo anno e iniziammo pian piano a condividere intere giornate in biblioteca e in aula studio. Ogni pausa era buona per scambiarci opinioni su due nostre grandi passioni: la programmazione e la tecnologia.

Eravamo ancora lontani dal mondo delle startup ma non perdevamo occasione per commentare le nuove idee e i nuovi prodotti che il mercato proponeva.

Dopo qualche anno, verso la fine del nostro percorso di studio e dopo che ognuno di noi aveva acquisito maggiore esperienza mettendo a frutto le competenze maturate durante lo studio in piccoli progetti personali, ci ritrovammo a parlare della creazione di una piattaforma web che potesse semplificare la promozione e la ricerca in tempo reale degli eventi attraverso le immagini. Decidiamo di incontrarci a casa di Stefano per valutare il progetto e per cominciare a lavorarci su ma quella sera, quasi per sbaglio, notammo su internet che dopo pochi giorni ci sarebbe stato a Torino lo Startup Weekend (8 giugno 2012), un evento molto importante che segnerà una vera svolta nel nostro percorso di crescita. Partecipammo all'evento con "Bazzad – realtime, pictures, promotions" arrivando alla fase finale. Al di là del risultato questo evento ci catapultò in un contesto per noi completamente nuovo che ci consentì, in un solo weekend, di capire i diversi aspetti di questo mondo e le diverse competenze che sono necessarie per poter trasformare un'idea o un'intuizione in un prodotto/servizio.

Per i tre mesi successivi ci incontrammo quasi ogni giorno per lavorare sulla piattaforma ma soprattutto per studiare tutti quegli aspetti di una startup in cui noi, da programmatori, eravamo un po' carenti. Lavorammo molto anche sull'idea cambiandola più volte alla ricerca di una formula più innovativa e che potesse attrarre un ampio numero di persone. Analizzammo per settimane e sotto diversi aspetti i social network più innovativi e più utilizzati cercando di capire il perché e il come vengono utilizzati dagli utenti.

Durante l'ennesima notte di lavoro arrivò l'intuizione in grado di fondere le diverse valutazioni fatte nei mesi precedenti: notando la vanità che porta gli utenti a fare determinate scelte sull'utilizzo dei propri profili pubblici e seguendo la nostra vocazione per la "Promotion" che ci portò alla realizzazione di bazzad fu quasi naturale la voglia di creare uno strumento che, in modo esplicito, andasse a cogliere l'essenza del comportamento che probabilmente tutti noi abbiamo sui social network. Una semplice analisi dei numeri trasformò l'idea in un progetto: la piattaforma di photo-sharing più cool del momento, che ha avuto una crescita vertiginosa è Instagram; il 67% dei suoi utenti è di sesso femminile e la maggior parte delle foto pubblicate dalle ragazze sono di tipo self-portrait. Mancava solo il nome, serviva un qualcosa di autoesplicativo che rappresentasse chiaramente l'idea e da questo arrivò MissOfTheDay e il rispettivo MisterOfTheDay in quanto affascinati dall'idea di poter serializzare in futuro il nostro format.

Quali sono le difficoltà incontrate nel lanciare la vostra startup?

La nostra sepppur breve esperienza in questo mondo ci ha portato comunque a non buttarci a capofitto sul solo sviluppo della piattaforma ma abbiamo continuato parallelamente ad analizzare i possibili competitors, ad analizzare il contesto in cui volevamo inserirci e a cercare le soluzioni più adatte per proporre la nostra idea.

Dopo un paio di mesi e dopo lo sviluppo di una primissima versione demo abbiamo capito sempre meglio che dovevamo moltiplicare gli sforzi per definire i diversi aspetti del nostro prodotto.

Da marzo 2013 siamo ospiti del Treatabit, un incubatore di progetti internet di Torino, e questo è stato un altro tassello che ci ha consentito di far parte del giovane ecosistema italiano delle startup e che ci ha portato nuovi feedback e nuove idee. Ad aprile abbiamo iniziato una primissima fase di test facendoci aiutare dai nostri amici e amiche e a maggio abbiamo deciso di aprire la piattaforma, anche se ancora in versione beta.

Come funziona MissOfTheDay ed in che modo si distingue dagli altri social network?

Oggi MissOfTheDay è’ un social network orientato ai contest in cui le ragazze importano le foto dal proprio profilo Instagram e vengono votate dagli utenti della piattaforma. Ogni giorno la foto che riceve più voti diventa la miss del giorno e cioè la MissOfTheDay. La foto vincitrice viene poi esposta nella “Wall Of Fame” che contiene la collezione delle miss elette giornalmente. Su MissOfTheDay ognuno ha un proprio profilo pubblico(PhotoBook) e gli utenti potranno votare, commentare e condividere le foto sui principali social network. Vi sono delle sezioni speciali in cui le foto sono organizzate in base al numero di voti, alle visite e ai commenti. La sezione Daily Chart contiene la classifica giornaliera aggiornata in tempo reale. Grazie ad un meccanismo di Gamification ogni utente, in base al raggiungimento di alcuni Achievements, potrà vincere dei badge e conquistare maggior visibilità.

Questa è la fase attuale di una piattaforma che mira a diventare un vero e proprio “tool” per contest di fotografie, fornendo ai brand, delle funzionalità di tracking e di management dei contest molto avanzate ed ai nostri utenti che pubblicano foto, una piattaforma che dia loro una forte visibilità sul web senza tralasciare tutti gli aspetti social e di entertainment a cui siamo abituati. In futuro, i contest fotografici, saranno uno strumento importante per i brand. Alcuni di essi stanno già sperimentando alcune soluzioni simili, il nostro servizio permetterà loro di avvicinarsi maggiormente ai propri clienti, selezionarli meglio e quindi instaurare una comunicazione più efficace e mirata con essi.

Qual è il vostro business model e quali sono le prospettive di crescita?

Il nostro modello di business, che è in fase di analisi, è molto legato a quanto appena detto. Infatti, tutte le funzionalità “avanzate” come quella delle gestione e tracking dei contest sarà fornita a pagamento e sarà rivolta principalmente ai brand o agli utilizzatori che vorranno cimentarsi con funzionalità che vanno al di là del puro entertainment.

Una revenue invece, che guarda agli utenti “semplici” sarà quella di promuovere le proprie foto all’interno dei contest. Attualmente, infatti, le fotografie pubblicate sono soggette ad una perdita di visibilità (questo accade anche su Instagram) dovuta al fatto che le foto sono collezionate in ordine cronologico nelle sezioni più in mostra della piattaforma per cui le foto più nuove nascondono o sovrastano quelle più vecchie. In questo senso vorremmo lavorare su una revenue in cui le foto possono essere “rilanciate” o promosse e rese visibili fra le ultime foto pubblicate, per fare in modo che queste rimangano visibili per più tempo.

Al fianco di queste possibilità, ci saranno probabilmente anche revenue basate su modelli più classici come quelli dell’advertising.

Questa è la storia che in soli 5 mesi ci ha permesso di trasformare un’idea in un prodotto ben definito. Adesso continuiamo ad inseguire la nostra passione che è quella di offrire ai nostri utenti un servizio fantastico.

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