Napoli città a prova di fibra ottica: dal centro alla periferia navigare in Rete è più facile
Una connessione più veloce, sicura e di alta qualità. Navigare su Internet a Napoli non è mai stato così facile da quando Open Fiber, società nata per portare la banda ultralarga negli edifici italiani, metà dell’Enel e metà di Cassa depositi e prestiti, ha cominciato i lavori per la diffusione della fibra ottica, già arrivati ad una fase avanzata. Una vera e propria rivoluzione che, partita dai grandi centri, tra cui la città all’ombra del Vesuvio, investirà nei prossimi anni tutto il Paese, con innumerevoli vantaggi per i singoli cittadini, le imprese e la Pubblica Amministrazione.
Perché è importante la fibra ottica e come funziona
Open Fiber si occupa della realizzazione su scala nazionale della rete in fibra ottica a banda ultra larga in modalità FTTH, acronimo in inglese di Fiber to the home, cioè “fibra fino a casa”. Si tratta di una tecnologia fondamentale nel processo di superamento del digital divide dell’Italia, perché capace di garantire velocità di connessione a 1 Gigabit al secondo e una ridotta latenza, meno di 5 millisecondi. Il servizio fornito è accessibile a tutti gli operatori interessati, perché Open Fiber è una società wholesale, che cioè opera esclusivamente nel mercato all’ingrosso offrendo la propria infrastruttura a tutti gli operatori di tlc e internet service provider interessati. Al momento, è già disponibile e vendibile in oltre 60 città italiane, tra cui proprio Napoli, ma l’elenco è in continuo e rapido aggiornamento, dato che se ne aggiungeranno a breve anche altre.
A Napoli investimento di 140 milioni per il cablaggio
Il capoluogo partenopeo ha rappresentato uno dei territori sui quali si è concentrata l’attenzione di Open Fiber, che già nel 2016, solo un anno dopo la sua nascita, ha avviato i lavori di cablaggio in alcune zone del centro cittadino, da Fuorigrotta a Soccavo, passando per Pianura, Miano, Secondigliano e San Pietro a Patierno, per poi allargarsi pian piano a tutte le altre municipalità e ai territori più periferici. L’investimento totale è stato di 140 milioni di euro, che sono serviti a realizzare la copertura di ben 400mila unità immobiliari.
Più competitività e sostenibilità ambientale: Napoli diventa smart city
Attualmente, la copertura di Open Fiber è in stato avanzato in tutte le dieci municipalità in cui è diviso il territorio di Napoli per un totale di cinque centrali che illuminano la fibra in tutta la città e che si trovano nello specifico a Secondigliano, Fuorigrotta, Centro Direzionale, via Toledo e Colli Aminei, il che dimostra la flessibilità e l’innovazione del servizio anche in termini di sostenibilità ambientale. Grazie alla connessione veloce garantita dalla fibra ottica, Napoli può così diventare una smart city e un polo tecnologico, al pari delle grandi città europee all’avanguardia.
I vantaggi per i singoli cittadini e per le aziende sono, infatti, innumerevoli: è possibile accedere ad una serie di servizi in rete sempre più avanzati, semplificando e migliorando le relazioni fra cittadini e Pubblica Amministrazione, ma anche fra studenti, scuole e università, si può aumentare la produttività e la competitività delle imprese promuovendo il lavoro da casa attraverso il telelavoro e lo smart working, e più in generale perfezionare i sistemi digitali di case, ospedali, uffici pubblici e altro ancora.
Tra i vantaggi legati alla connessione a banda ultra larga c’è stato anche l’aumento di posti di lavoro: ogni giorno, infatti, per conto di Open Fiber operano 200 lavoratori impiegati nel progetto di cablaggio dell'intera città di Napoli, che sta portando avanti Open Fiber, dal momento che un intero comparto ha cominciato a muoversi e svilupparsi e le opportunità occupazionali cresceranno ancora: l’infrastruttura, una volta realizzata, andrà infatti mantenuta e ulteriormente sviluppata.