Lo streaming video non è più un tabù nemmeno in Italia. Non parliamo, ovviamente, di quello illegale – che in questo caso non fa testo – ma dello streaming legale offerto da vari servizi sempre più presenti anche nel Bel Paese. Infinity e Sky Online, per esempio, sono le due realtà attualmente più presenti sul territorio, le quali si compongono di un'offerta che spazia da serie TV a film, da fiction a documentari. Eppure, guardando la situazione di altri paesi, capiamo subito che il nostro settore è ancora agli inizi.
Netflix è considerato il re in questo campo, con un catalogo enorme, un'ampia varietà di scelta e soprattutto una forte presenza degli show più apprezzati e seguiti. Con una marcia in più: da qualche anno Netflix si è messa a produrre serie TV di successo e ha sfornato capolavori come House of Cards e Orange is the New Black. Insomma, una vera e propria corazzata che, però, in Italia ancora non c'è.
Da anni gli italiani chiedono a gran voce che il servizio rivolga la sua attenzione anche verso il Bel Paese, eppure per molto tempo questa richiesta si è scontrata con la dura realtà dello scarso interesse e dei problemi di diritti italiani. Almeno fino ad ora. Sarà stato l'arrivo dei servizi di streaming musicale o il cambiamento del mercato e degli interessi degli italiani, fatto sta che da qualche mese gli incontri tra l'AD di Telecom Marco Patuano e quello di Netflix Reed Hastings si sono intensificati, elemento che potrebbe portare all'arrivo di Netflix anche da noi nel corso del 2015.
Non che ora gli italiani non lo stiano utilizzando, dopotutto tramite degli stratagemmi nemmeno troppo complicati è possibile godersi tutta l'offerta del servizio anche in Italia, ma poterlo fare senza tanti tecnicismi sarà sicuramente più comodo. Peraltro l'arrivo in Italia significherà anche lo sbarco immediato su tutti i dispositivi smart – televisioni, console, tablet, etc – dove Netflix ha prosperato in maniera estremamente efficace negli ultimi anni.
Eppure in Italia potremmo ancora avere problemi, questa volta dovuti a cause nostrane: la connessione. Se da una parte la nostra sete di serie TV è enorme, dall'altra le nostre infrastrutture potrebbero non stare al passo. Se è vero che molti guardano fiction e film sui siti di streaming illegale, è anche vero che guardare un filmato in bassa definizione è una cosa, mentre guardare un film in HD su Netflix è un altro paio di maniche.
Attualmente il 45% degli italiani non ha una connessione in grado di sostenere Netflix, o almeno non al massimo della qualità. Eppure l'Italia ora è pronta, sia mentalmente che a livello commerciale e di accordi sui diritti.
Il passaggio a Netflix rappresenterebbe una bella svolta dal punto di vista della qualità dei servizi in streaming. Se ora un catalogo in media contiene 3 mila contenuti tra serie TV e film, quello di Netflix arriva fino ad 8 mila, un grande passo in avanti per i nostri standard. Peraltro non si parla (solo) di film vecchi, ma anche di nuove uscite e serie TV appena terminate. Su Netflix infatti uno show viene pubblicato appena va in onda il finale di stagione. Questo è probabilmente il punto forte dell'offerta, perché francamente un po' tutti ci siamo stufati di guardare Fracchia la belva umana su Infinity.
Ora resta da vedere se Netflix arriverà in Italia così com'è – in inglese e con sottotitoli in inglese – oppure verrà tradotto completamente e offrirà un catalogo interamente in italiano. Quest'ultima ipotesi, almeno nella fase iniziale, è difficilmente realizzabile. Lo scenario ideale è un catalogo nel quale convivono sia i film in lingua originale sia quelli in italiano. Questo dubbio, fortunatamente, ci accompagnerò ancora per poco. Il 2015 sarà l'anno di Netflix.