Nuovo iPad, tethering bloccato con H3G, Vodafone e Tim
Un'altra brutta sorpresa colpisce i proprietari del nuovo iPad. Dopo la scoperta che la connessione superveloce LTE del tablet funziona soltanto negli Usa e in Canada (tanto che Apple è stata multata in Australia per pubblicità ingannevole ed è arrivata addirittura a rimborsare i clienti) ora un'altra limitazione impedisce agli utenti di condividere la connessione del tablet se si utilizza una sim dati di H3G, Vodafone o Tim. In poche parole è possibile navigare tranquillamente con l'iPad utilizzando la rete UMTS ma nel caso si voglia condividere la connessione con un altro terminale (uno smartphone oppure un pc) ecco insorgere il problema.
Nel momento in cui inseriamo una sim dati di uno dei tre operatori che hanno stretto accordi commerciali con Apple il tablet carica automaticamente le impostazioni del gestore (APN ecc) in modo da configurarsi adeguatamente per la connessione alla rete ma allo stesso tempo inibisce la funzione di tethering wifi, seppur prevista nel dispositivo. In merito a questo problema le versioni sono differenti a seconda del gestore interrogato; H3G assicura di non aver alcuna colpa nella storia e che a breve uscirà un update che risolverà il problema mentre Vodafone sostiene che il funzionamento sia ancora in fase di testing e pertanto non disponibile all'utilizzo. In realtà il problema nasce da una precisa volontà da parte dei gestori di non far gravare le connessioni di tipo “domestico” (ad esempio quelle del pc) sulle flat destinate agli apparecchi mobili (che effettuano un traffico di gran lunga inferiore), a meno di non sottoscrivere onerosi abbonamenti aggiuntivi.
L'unico operatore che non effettua questa limitazione è Wind (in questo caso l'hotspot del nuovo iPad funziona regolarmente) ma il gestore si riserva comunque la facoltà di ridurre la banda in caso di superamento di soglie prestabilite. Inutile dire che per chi ha un minimo di familiarità con il sistema il problema è tranquillamente superabile; senza voler ricorrere al Jailbreak è possibile infatti caricare sul tablet una versione “curata” del software del gestore, facilmente reperibile in rete, che non fa scattare il temuto blocco. Certo è che dopo aver sborsato diverse centinaia di euro per un tablet, essere esclusi dalle reti superveloci ed impossibilitati perfino a condividere la connessione comincia a sembrare davvero troppo.
