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Ormai Clubhouse è inutile: da oggi puoi ospitare stanze audio anche su Twitter

Si chiamano Spazi e il social network li sta sperimentando da mesi. Da poche ore però la novità è sbacata su un’ampia fetta di account, ovvero tutti quelli con più di 600 follower all’attivo. Si tratta di una fase intermedia, dopo la quale qualunque iscritto potrà aprire il suo ritrovo audio virtuale.
A cura di Lorenzo Longhitano
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twitter test funzionalità

Da tempo ormai Twitter sta lavorando a un servizio alternativo al social dell'audio Clubhouse: la novità si chiama Spaces, o in italiano Spazi, e a partire da queste ore è finalmente alla portata di tutti, o quasi. Già da queste ore infatti gli utenti con più di 600 follower all'attivo possono aprire un loro spazio audio e invitare i primi contatti per una chiacchierata audio in tempo reale alla quale possono unirsi gli altri utenti del social come ascoltatori.

Come funzionano gli Spazi su Twitter

Chi ha già utilizzato Clubhouse troverà gli Spazi di Twtter molto familiari, ma anche per tutti gli altri imparare come funziona la novità è semplice: utilizzando il pulsante per creare un nuovo tweet si presenta infatti una nuova opzione dedicata all'apertura di uno Spazio. Toccare il pulsante apre una procedura che consente di invitare nel nuovo ritrovo virtuale fino a 10 contatti che diventeranno "partecipanti attivi", che avranno facoltà di parola all'interno della conversazione. A questo punto basta definire il nome e la descrizione del nuovo Spazio per aprirlo: la stanza diventa una conversazione audio con tutti i partecipanti attivi che hanno deciso di accettare l'invito. Tutti gli altri utenti di Twitter possono unirsi alla conversazione, ma non potranno prendere la parola prima di essere promossi a partecipanti attivi da chi ha organizzato il ritrovo.

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Perché chi ha meno di 600 follower è escluso

Il criterio dei 600 follower può sembrare arbitrario, ed effettivamente è motivato da una esigenza tecnica molto specifica: gli sviluppatori dell'app stanno ancora mettendo alla prova la robustezza del sistema, e non vogliono rischiare che l'infrastruttura dedicata alle trasmissioni audio in diretta crolli sotto il peso di tutti gli utenti che in contemporanea potrebbero voler aprire una stanza. La soluzione adottata è insomma un compromesso temporaneo: aprire la funzionalità a una vasta platea di utenti, ma non alla totalità assoluta.

Clubhouse battuta sul tempo

In questo modo Twitter diventa, insieme a Telegram, la prima app ad aver adottato con successo l'idea del social network Clubhouse, portandola a una platea di utenti che gli sviluppatori del social audio ancora non hanno raggiunto. L'app originale infatti è ancora limitata da un sistema ad inviti e dalla disponiblità in esclusiva su iOS: gli sviluppatori stanno mettendo alla prova una variante per Android, ma il suo debutto ufficiale potrebbe a questo punto avvenire troppo tardi.

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