Dallo scorso lunedì, il sistema informatico del Parlamento Europeo è in tilt per un attacco da parte di un gruppo di pirati informatici (probabilmente francesi), che hanno violato il sistema sfruttando una vulnerabilità nel WiFi degli hot-spot. Come mai successo in passato, gli hacker sono riusciti a raggirare le complesse difese del palazzo del potere europeo, impossessandosi totalmente del sistema, al punto di costringere l'organizzazione ad inviare un messaggio di scuse agli oltre quattromila europarlamentari e dipendenti.
In un documento ufficiale, gli amministratori della rete spiegano che gli hacker sono riusciti ad entrare nel sistema tramite la rete WiFi del palazzo, compromettendo anche alcune delle mailbox di funzionari ed europarlamentari. Da qui la temporanea sospensione dei collegamenti senza fili, almeno fino a quando la sicurezza non sarà ripristinata, mentre restano attive le connessioni cablate ed in fibra ottica.
I guai seri li stanno affrontando gli esterni – spiega l'europarlamentare Susy De Martini – che sono tantissimi e molto importanti per il funzionamento stesso del Parlamento, e che sono addirittura in coda in attesa di una nuova password.
Come da prassi, sono in corso gli accertamenti per riuscire a capire come gli hacker siano riusciti ad effettuare l'attacco, soprattutto considerando che (almeno fino a lunedì scorso) il sistema informatico del Parlamento Europeo è sempre stato considerato inespugnabile.
