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Perché FIFA 98 è il miglior videogioco di calcio di sempre

FIFA 98: Road to World Cup resta un gioco di calcio eccezionale, nonostante i ventiquattro anni trascorsi dalla sua uscita. Una ricchezza di contenuti, caratterizzata da grande qualità per gli standard dell’epoca, che non si è mai più vista nei videogiochi di calcio, soprattutto tra quelli più recenti.
A cura di Lorena Rao
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Che gli italiani e il calcio abbiano un rapporto speciale non è certo una novità. Basti vedere l'entusiasmo e il calore dimostrato agli Azzurri durante il campionato di Euro 2020, conclusosi con la vittoria della squadra di Mancini a Wembley, Londra. Tale rapporto riguarda anche i videogiochi. I titoli calcistici restano tra i preferiti del pubblico italiano, come dimostra il recente rapporto sui dati di vendita, che vede FIFA 21 e FIFA 20 contendersi rispettivamente il primo e il terzo posto nella classica dei giochi più venduti nel Belpaese durante il 2020. Eppure c'è un titolo che resta indelebile negli anni, nonostante il tempo trascorso dalla sua uscita:  FIFA 98: Road to World Cup.

A guardarlo oggi, fa sorridere notare le maniche a palloncino dei giocatori, i visi appena definiti, le animazioni meccaniche e la telecronaca recitata. Per non parlare dei comandi tipicamente arcade, molto diversi da quelli di stampo simulativo dei giochi attuali. Non è nemmeno una questione di mera nostalgia, che scatta automaticamente non appena parte la canzone dell'intro di gioco: Song 2 dei Blur. Semplicemente, FIFA 98 resta il più grande titolo calcistico in quanto rappresenta un vero punto di svolta rispetto ai capitoli successivi. Perché non è detto che l'ultimo prodotto sia sempre il migliore. Nel caso dei titoli sportivi, è difficile che portino grandi novità, a causa dell'uscita a cadenza annuale. Questo si traduce in asset e modelli poligonali riciclati per anni, mentre le uniche novità riguardano gli aggiornamenti delle squadre e qualche funzionalità in più. Piccole aggiunte volte a convincere gli utenti ad acquistare il nuovo capitolo di FIFA o PES ogni anno. Una trovata che funziona – i dati parlano chiaro – che tuttavia impoverisce la varietà e la proposta dei titoli sportivi anno dopo anno.

FIFA 98 dimostra invece che con il calcio nei videogiochi si può sperimentare e sognare. Il merito non è solo degli elementi "vintage" divenuti poi caratteristici nella serie di EA Sports, ma per le tante funzionalità che rendono il titolo ancora oggi eccezionale, tra i più i ricchi mai visti. In primis la presenza di una Coppa del Mondo ufficiale, quella di Francia '98, accanto ai classici campionati nazionali. È l'unica volta che succede in un gioco di FIFA, perché dall'edizione del 98 in poi i mondiali di calcio fanno parte di titoli singoli. Ma non è tutto: la possibilità di giocare a tutte le fasi del torneo apre a molte scelte tra le squadre. Entrando più nel dettaglio, FIFA 98 conta oltre 170 nazionali. Questo vuol dire compiere imprese monumentali con qualsiasi squadra del mondo. Un sogno difficile da avverare adesso, considerando che gli attuali titoli contengono circa una dozzina di squadre nazionali.  Oltre all'enorme scelta tra le squadre (si ricorda la presenza anche di 200 club, completamente personalizzabili), altro elemento caratteristico di FIFA 98 è la modalità calcio Indoor. Introdotta per la prima volta da FIFA 97, tale modalità risulta più divertente in FIFA 98. In più valorizza la grande varietà di contenuti che caratterizza il titolo. Infine, come dimenticare i trucchi (o cheat) per avere effetti allucinanti durante la partite, come le teste di giocatori giganti?

A tutto questo si aggiunge l'incredibile colonna sonora – prima menzionata con l'intro di gioco, il cursore per le punizioni e infine il placcaggio in scivolata del portiere che, come sottolinea Luke Plunkett di Kotaku, per quanto falloso e aggressivo è una delle cose più catartiche da fare in FIFA. Per tutti questi motivi, FIFA 98 resta un gioco di calcio eccezionale, nonostante i ventiquattro anni trascorsi dalla sua uscita. Una ricchezza di contenuti, caratterizzata da grande qualità per gli standard dell'epoca, che non si è mai più vista nei videogiochi di calcio, soprattutto tra quelli più recenti.

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